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Saturday, 12 December 2009

Beni archeologici a Poggiomarino. Il sindaco scrive alla Soprintendenza

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Un incontro con la responsabile della Soprintendenza speciale di Napoli e Pompei per discutere degli scavi archeologici presenti a Poggiomarino.

Lo chiede il sindaco Vincenzo Vastola, che ha scritto alla dottoressa Mariarosaria Salvatore, soprintendente archeologo della Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei manifestando “le preoccupazioni, insieme a quelle dell’intera cittadinanza, circa la sorte dell’indagine in via Fontanelle e dell’area archeologica di Longola”. Si legge nella lettera: “L’amministrazione che rappresento è vivamente interessata alla salvaguardia e alla valorizzazione in tutti i suoi aspetti dei siti archeologici oggetto di indagine, pertanto Le chiedo una informativa, per quanto è di Sua competenza, circa le attività in corso o quelle in progetto”. Vastola specifica anche che il Comune è disponibile a predisporre un deposito per la conservazione dei beni archeologici di Poggiomarino: “Siamo disponibili ad individuare, in brevissimo tempo, nell’ambito del territorio comunale, un’area da attrezzare o locali idonei alla conservazione dei reperti, secondo le indicazioni della Soprintendenza”. Infine la richiesta di un incontro, peraltro già fatta una prima volta il 10 novembre scorso, “nella certezza di un reciproco impegno e una comune volontà ad affrontare proficuamente i problemi”. Gli scavi in via Fontanelle sono stati realizzati dalla Sovrintendenza ai beni culturali, su richiesta del commissariato di governo per la bonifica del Sarno, che in quella zona sta ultimando il nuovo sistema fognario. In pratica, ai tecnici della Sovrintendenza è stato chiesto di fare saggi di scavo nell'area dove verrà installata la tubazione fognaria per verificare l'eventuale presenza di reperti archeologici. Un lavoro preventivo che avrebbe portato alla luce importanti scoperte, sulla cui natura ora il Comune chiede informazioni. A Poggiomarino, inoltre, nel 2000 fu rinvenuto un importante sito protostorico del VI secolo avanti Cristo in località Longola, proprio mentre venivano effettuati i lavori per la costruzione del depuratore del Sarno. Per meglio seguire e valorizzare i beni archeologici di Poggiomarino, l’amministrazione comunale si avvale anche della consulenza del professor Salvatore Ciro Nappo, archeologo e autore di numerosi studi e pubblicazioni nel settore.

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