Il grande e spettacolare sito archeologico marino di Baia e Gaiola si arricchisce del ninfeo di età imperiale diPunta dell’Epitaffio, da poco restaurato e aperto alle visite ai gruppi di subacquei.
Scavato nel 1982, già a partire dal 1969, il ninfeo aveva cominciato a restituire una serie di sculture della famosa scena dell’ubriacatura di Polifemo che facevano parte della nicchia di fondo della sala del complesso oltre alle pareti dell’ambiente che ospitavano, secondo la ricostruzione di Zevi, Gianfrotta e Andrae, le statue della famiglia imperiale.
Queste sculture furono esposte presso il Castello Aragonese di Baia, sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, mentre le copie degli originali sono state utilizzate ora per creare questo percorso marino del tutto suggestivo che apre le porte alla scoperta dell’archeologia subacquea.
Il tutto è stato reso possibile dalla convenzione stipulata con l’UNESCO nei termini delle condizioni di conservazione in situ e musealizzazione della zona in questione.
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