Edifici cadenti, cani randagi, guide abusive, carenze nei settori della vigilanza, dei soccorsi, dei servizi ai turisti, decoro all'esterno degli scavi, abusivismo commerciale: sono questi i “mali”, citati nell'ordinanza governativa, che spinsero un anno fa il Consiglio dei ministri a proclamare lo stato d'emergenza per l'area archeologica e a nominare un commissario per la gestione dell'emergenza.
A luglio arrivò Profili, sostituito a marzo da Fiori. Il 30 giugno lo stat o d ' e m e rg e n z a ( s t a n d o all'ordinanza) sarebbe terminato. Antonio Irlando, presidente dell'Osservatorio sul Patrimonio culturale, organizzazione impegnata nel monitoraggio dei problemi che interessano i beni culturali italiani, traccia un bilancio di un anno (il primo?) di gestione commissariale prefettizia. Irlando, ordinanza alla mano, scorre con il dito i problemi che avrebbero dovuti essere “risolti” o quanto meno affrontati in un anno: “Il bilancio di questo primo anno di gestione commissariale degli scavi interviene il presidente dell'Opc è da considerarsi negativo. I problemi del sito archeologico di Pompei, che abbiamo denunciato un anno fa o poco più sono presenti ancora oggi e non sono stati risolti. Lo stesso Carandini, presidente del consiglio superiore per i Beni culturali ha recentemente stimato che a Pompei si perdono ogni giorno dieci centimetri quadrati tra intonaci e affreschi. Un danno incalcolabile che rischia di far sprofondare la città antica”. “Dobbiamo registrare conclude Irlando il grande fallimento della gestione commissariale e dello spirito che aveva ispirato l'ordinanza del Governo. Ciò è testimoniato anche dal fatto che dopo sette mesi Profili è stato sostituito da un commissario “a mezzo servizio” impegnato più su altri fronti che a Pompei, quasi a far calare il sipario sulla vicenda pompeiana. Le risorse sono state spese male, frettolosamente e in maniera miope”.
Tuesday, 21 July 2009
Scavi, il Governo ha fallito
This from Insomma.it this morning:
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2 comments:
Poor Pompeii, destroyed twice and now knowingly destroyed further.
The state of emergency, now past its one year mark, has left few areas of the sight vastly improved to stop the destruction caused by exposure. Having just spent four weeks in the city in June and July, each day I noticed a few changes at the site. Workmen are busy replacing rotted lintels and repairing some masonry walls, but where to start and when would it ever be possible to finish. It certainly appeared as though there are more properties open, but the same, easily visible problems continue: areas that should be roped off aren't, tourists jump on masonry constructions thinking it will make a great photo, not enough guards patrolling the site (but many sitting in the shade). Even Region 6 is in a poorer state than it was 5 years ago - collapsed walls, etc.
I'm afraid to say that other than visible maintenance being carried out, not much has changed.
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