Wednesday, 12 May 2010

Pompei. Scavi, la UIL attacca il Commissario Fiori

Article on TorreSette.it today criticising the commissario, Marcello Fiori:


Il sindacato sospetta che la cosiddetta cricca, il comitato di affari che operava nella Protezione Civile, abbia potuto condizionare anche il commissariamento degli Scavi archeologici di Pompei. “A Pompei assistiamo ad una vivace promozione personale dell’attuale Commissario Marcello Fiori - scrive il sindacato Uil dei beni culturali in un suo recente comunicato -. E´ singolare che da mesi (il Commissario straordinario all’emergenza della SANP) non risponde alla normale richiesta d’informazioni in merito all’elenco dei lavori, delle forniture, dei servizi e delle consulenze che ha affidato a terzi nonché sui sistemi con cui ha proceduto ad affidarli - prosegue il documento - non è stato fornito neanche l’elenco delle imprese”. La nota sindacale riprende una polemica, portata avanti a più riprese dal segretario generale Uil MIBAC Cerasoli, che nell’occasione ha criticato anche di incarichi operanti nel circuito che vede coinvolti il Mibac e la Protezione Civile per la realizzazione di eventi. Cerasoli fa l’esempio di “Pompei Viva”, una serie d’iniziative per promuovere il turismo estivo negli Scavi di Pompei che, secondo la Uil, sarebbe stata conferita alla società “CO2 The crisis opportunity” che annovera tra i soci la fidanzata del capo di Gabinetto del ministro Sandro Bondi. Sotto i riflettori anche lo stipendio del commissario Fiori. “Vanno attribuiti compensi che variano dal 60% del proprio trattamento economico, nel caso di Pompei mentre, trattandosi di dirigente generale del Mibac (quale Fiore è diventato dall’inizio dell’anno uscendo dalla protezione Civile, ndr) dovrebbe svolgere l’incarico di Commissario in forma totalmente gratuita, visto che è già lautamente remunerato”. Arguisce Cerasoli, che con la sua Uil è rimasta l’unica voce critica riguardo al Commissariamento all’emergenza. Molti funzionari e leaders sindacali, dopo il pensionamento del sovrintendente Guzzo, hanno perso mordente. Ciò nonostante sono molti quelli che denunciano uno scenario operativo demotivante, dove più che pensare alla valorizzazione ed alla tutela di un monumento unico nel suo genere, si sponsorizzano effetti speciali insieme ad iniziative collaterali che se da un lato giovano al turismo dall’altro disperdono in mille rivoli le risorse rivenienti dall’incasso annuo sulla vendita dei biglietti che dovrebbero servire esclusivamente alle opere di restauro e di messa in sicurezza. MARIO CARDONE

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