Tuesday, 21 February 2012

News article: Il mecenate Packard ha salvato l'antica Ercolano

In today's Il Sole 24 Ore, a welcome article about the successes of the Herculaneum Conservation Project:
Il mecenate Packard ha salvato l'antica Ercolano

Sedici chilometri da Pompei, stessa Soprintendenza ma altra musica nella conservazione e negli interventi di restauro: l'antica Ercolano è oggetto di studio come best practice nella gestione delle aree archeologiche.

Merito di un mecenate: David W. Packard, figlio del cofondatore del colosso dell'informatica Hp e presidente del Packard humanities institute, fondazione senza scopo di lucro con sede in California che contribuisce alla conservazione del patrimonio storico, archeologico e cinematografico.
Per l'antica città ha investito 16 milioni in dieci anni, partnership che si appresta a rinnovare. Una circostanza fortuita ha fatto sì che a beneficiare della generosità del milionario fosse Ercolano: Packard junior ha studiato filologia, nel 2000 arriva a Roma dove finanzia il restauro della biblioteca dell'Accademia britannica. Visita la Villa dei Papiri, che ha restituito centinaia di documenti con opere letterarie greche che si credevano perse. Si meraviglia per il degrado del sito: all'epoca due terzi dell'area non erano visitabili. Packard si muove: nel 2001, da un protocollo tra la fondazione che gli fa capo e la Soprintendenza pompeiana, nasce l'Hcp, tre anni più tardi il salto di qualità. Inizia una collaborazione tra Packard, Soprintendenza e Accademia britannica che dà lavoro a un gruppo interdisciplinare di specialisti e a imprese prevalentemente italiane.
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