I personally don't know anything about the original theft, but of course we can all celebrate the return of stolen sculpture to Pompeii...even if to my eyes this looks far too generic to be one of the Agrippinas.
Here is the story as Reuters reports it. (Full article here.)
And as reported by il Piacenza:
Here is the story as Reuters reports it. (Full article here.)
The head of an ancient Roman statue that could be of the mother of Emperor Nero has been recovered after being missing for decades, Italian police said on Thursday.
The funerary piece was stolen between 25 and 30 years ago from Pompeii, a Roman town that was buried by a volcanic eruption in 79 AD and is now one of Italy's most famous ancient sites.
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Police said the terracotta head had been hidden for years by a dentist in Parma, who had tried to sell it but couldn't because it was too conspicuous as a stolen work.
The head was recovered after the 62-year-old tried to sell it through an antiques dealer from Piacenza aged 36, who accidentally alerted police as he tried to find a buyer. Both are now charged with receipt and possession of archaeological goods.
And as reported by il Piacenza:
Un ritrovamento senza precedenti a Piacenza. E forse anche in tutta l'Emilia. Ora gli esperti ci dovranno lavorare per datarla con precisione, ma non ci sono dubbi sul fatto che la testa di statua ritrovata dai carabinieri del Nucleo investigativo nel laboratorio di un antiquario piacentino sia davvero un reparto antichissimo, databile intorno al primo secolo Avanti Cristo. Si tratta di una statua votiva, afferma una esperta della soprintendenza, realizzata in terracotta e che si inserisce storicamente geograficamente nella zona laziale. La statua dovrebbe essere scomparsa dagli scavi archeologici della zona una quarantina di anni fa, ad opera dei soliti tombaroli. Dovrebbe raffigurare Agrippina, la madre di Nerone. Per tutto questo tempo - secondo i carabinieri - sarebbe stata nella disponibilità di un dentista di Parma che di recente, qualche mese fa, l'avrebbe ceduta all'antiquario piacentino che ha provato a venderla. «Ma trattandosi di un reperto di tale importanza e che "scottava" - affermano i militari di viale Beverora - non è riuscito a venderla sul mercato clandestino delle opere d'arte rubate».
Anzi, la notizia che un commerciante a Piacenza voleva piazzare un reperto archeologico così raro, è arrivata anche all'orecchio del capitano Rocco Papaleo che con i suoi uomini, dopo un'indagine lampo tra un arresto per droga e l'altro, si è dedicato al caso. Fino a quando l'altro giorno i carabinieri in borghese si sono presentati nel laboratorio dell'antiquario piacentino, trovando la testa di Agrippina ben nascosta in uno scatolone nello scantinato. Il piacentino è finito nei guai per ricettazione, così come anche il dentista di Parma che gliel'aveva data da vendere.
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