Thursday, 22 March 2012

Article: Sant’Antonio Abate (Na). Rivive la villa romana di località Casa Salese

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Sant’Antonio Abate (Na). Rivive la villa romana di località Casa Salese

Tra la primavera e l’estate del 1974, fu intercettata ed esplorata solo in parte per la presenza di terreni adibiti a coltivazione, una villa rustica romana del I sec. d. C. sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d. C. Il luogo del ritrovamento era un fondo privato di proprietà della famiglia Cuomo, che diede l’assenso alle indagini archeologiche. Il territorio di Sant’Antonio Abate, oggi confinante con quello dell’antica Stabiae doveva essere, circa 2000 anni fa, costellato di numerose fattorie proprio come quella di località Casa Salese.
Oggi si punta a dare nuova vita a questo sito spesso dimenticato ed è per questo che è stato stipulato un accordo tra il sindaco di Sant’Antonio Abate, Antonio Varone, e Claudio Salerno,responsabile dell’Istituto per la diffusione delle Scienze Naturali che lavorerà in stretta collaborazione con la Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Lo scopo principale è di sviluppare un progetto culturale e scientifico mirato a favorire la conoscenza dell’area archeologica. Si partirà quindi, dal cercare di capire la situazione ambientale in cui si trovava la villa, in che modo si lavorava la terra e i rapporti commerciali che si intrattenevano.
Con l’ausilio di tecniche multimediali si creeranno installazioni video, sonore ma soprattutto olfattive. Ed è questa la grande novità: tra circa un anno il visitatore potrà sentire gli odori delle olive, dell’uva, dei fiori che 2000 anni fa nascevano dalla terra di Casa Salese. La zona della villa interessata sarà quella del larario. Analogo progetto è stato pensato anche per gli altri siti cosiddetti minori: Oplontis e Stabia.
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