Tuesday, 1 March 2011

Article: Dalla «Michelin» a «Lonely Planet»: le guide cancellano le città d’arte

Interesting article on how the latest edition of popular guidebooks like Lonely Planet and the Michelin Guide have started to ignore smaller sites like the amphitheatre at Capua and even Oplontis. Shame on you, guide books!
Dalla «Michelin» a «Lonely Planet»: le guide cancellano le città d’arte
Attrattori come l’Anfiteatro dell’antica Capua o Oplontis citati fino a un recente passato, ma sono scomparsi
NAPOLI — Cava de’ Tirreni, Cimitile, Nola, Sant’Agata dei Goti, Sessa Aurunca: cosa hanno in comune queste suggestive località campane? Tutte ospitano un patrimonio culturale di indubbio valore, ma nessuna di queste è citata nelle più diffuse guide turistiche internazionali. Un problema comune a molte realtà campane, che da alcuni anni rischia di accentuarsi. Attrattori come l’Anfiteatro dell’antica Capua o Oplontis erano abbastanza citati fino a un recente passato, ma sono scomparsi da alcune delle ultime edizioni delle varie guide Michelin, Rough Guide, Lonely Planet, eccetera. Stiamo parlando, giova ricordarlo, di testi popolarissimi, che orientano gli spostamenti di milioni di turisti nel mondo. Nel rapporto presentato dal Cidac, si sottolinea che «le città d’arte campane sono distribuite principalmente su due estremi: una metà (il 47 per cento) non compare in nessuna guida» . Poi ci sono i grandi classici del turismo che appaiono in tutte le pubblicazioni del settore. Inutile elencarli, tutti li conoscono: tra questi, ben cinque siti patrimonio dell’umanità per l’Unesco.

Read the full article in the Corriere del Mezzogiorno here.

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