Friday, 5 July 2013

Lettera al Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo a proposito del Piano Triennale di prevenzione della corruzione



Appello all’On. Massimo Bray, Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo a proposito del Piano Triennale di prevenzione della corruzione (Mibac circ. 30 Segretariato Generale del 18 giugno 2013)

Lo sconcerto manifestato da tanti colleghi italiani e stranieri (fra cui Agnès Allroggen-Bedel, di cui si riporta in calce una breve nota) in qualità di studiosi e cittadini europei nei confronti della circolare relativa al Piano Triennale di prevenzione della corruzione (Mibac circ. 30 Segretariato Generale del 18 giugno 2013-06-24), esprime il più generale disagio degli Enti di Ricerca nazionali ed internazionali per l’imposizione di un meccanismo di rotazione triennale da applicare ai funzionari preposti alla direzione di istituti non dirigenziali, ai funzionari di zona, ai direttori di musei e aree archeologiche, allo scopo di contrastare possibili degenerazioni corruttive.
E’ stato già sottolineato come il provvedimento pregiudichi gravemente l’efficacia dell’azione istituzionale di un Ministero ad alta vocazione tecnica come quello dei Beni e le attività Culturali e, in particolare, l’esercizio costituzionale della tutela, che necessariamente si fonda su un’approfondita conoscenza del contesto territoriale.
Ma, dalla nostra prospettiva di docenti e di studiosi di archeologia, ci sembra necessario aggiungere un ulteriore elemento di preoccupazione per gli effetti che tale provvedimento produrrebbe nel rapporto con gli Enti e le istituzioni di ricerca, in primo luogo le Università.
Negli ultimi anni in campo archeologico gli Uffici di tutela, per la mole e l’urgenza dei compiti che quotidianamente sono tenuti ad affrontare, hanno limitato ogni attività di studio che non fosse direttamente collegata a elementi contingenti, quali le attività di archeologia preventiva.
Quel poco di ricerca ancora possibile, a dispetto delle difficoltà economiche e delle sempre più complesse procedure burocratiche, è ormai svolta essenzialmente dalle Università, secondo accordi e programmi coordinati con gli Uffici centrali e periferici del Mibac.
Ma i tempi della ricerca, come ben si sa, sono lunghi: i progetti hanno in genere una durata pluriennale, specie nel caso delle missioni estere, e pertanto richiedono una continuità programmatica con l’Ufficio preposto alla tutela di quel determinato monumento, museo, sito archeologico o territorio.
Risulta facilmente evidente come la circolare emanata dal Mibac, che di fatto impone al personale tecnico-scientifico un ruolo meramente impiegatizio e una scadenza temporale delle proprie funzioni, mini dalle fondamenta questa impostazione, provocando inevitabilmente la riduzione di ogni tipo di attività di ricerca.
Comprimere la conoscenza non diminuisce la corruzione, ma, al contrario, limita la possibilità di una efficace politica di programmazione e, quindi, di sviluppo; soprattutto riduce la capacità di difendere il territorio attraverso l’arma più efficace di una comunità democratica: la competenza che consente l’esercizio trasparente e condiviso delle responsabilità.
Facciamo pertanto appello all’Onorevole Ministro affinché l’indispensabile vigilanza contro la corruzione non si riduca alla semplificazione di un provvedimento burocratico, tanto discutibile nella sua efficacia quanto dannoso nei suoi effetti.

Sottoscrittori appartenenti a Università ed Enti di Ricerca italiani:
Prof. Luca Cerchiai (Professore Ordinario di Etruscologia, Università di Salerno)
Prof. Fabrizio Pesando (Professore Associato di Antichità Pompeiane ed Ercolanesi, di Archeologia della Magna Grecia e di Topografia Antica, Dipartimento Asia, Africa, Mediterraneo, Università di Napoli “L’Orientale”).
Prof. ssa Irene Bragantini (Professore Ordinario di Archeologia e Storia dell’arte romana, Dipartimento Asia, Africa, Mediterraneo, Università di Napoli “L’Orientale”).
Dott. Francesco Cifarelli (Direttore Museo Archeologico Comunale di Segni)
Prof. Giuliano Volpe (Rettore Università degli Studi di Foggia)
Prof. Fausto Zevi (già Soprintendente Archeologo di Napoli e Pompei, Emerito della Sapienza-Università di Roma, Accademico dei Lincei.)
Prof. Adriano La Regina (Presidente Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte; Emerito della Sapienza-Università di Roma, già Soprintendente Archeologo di Roma).
Prof. Riccardo Santangeli Valenzani (Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Studi Storico Artistici Archeologici e sulla Conservazione).
Dott. Gianluca del Mastro (Ricercatore in Papirologia, Dipartimento di Filologia Classica, Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. Andrea Giardina (Professore Ordinario, Istituto Italiani di Scienze Umane di Firenze).
Prof. Giuseppe Pucci (già Professore Ordinario di Archeologia Classica, Università degli Studi di Siena).
Dott. ssa Vincenzina Castiglione Morelli (Direttivo Associazione Amici di Pompei; Accademica Pontaniana).
Prof. ssa Maria Vittoria Fontana (Professore Ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte Islamica,Università di Roma-La Sapienza).
Prof.ssa Sara Santoro (Professore Ordinario di Archeologia classica, Dipartimento di Studi Classici,  Facoltà di Lettere, Università "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara).
Prof. ssa Lucia Scatozza (Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. Filippo Coarelli (Professore Emerito dell’Università degli Studi di Perugia; Accademico dei Lincei).
Dott. Francesco Marcattili (Ricercatore, Università degli Studi di Perugia).
Prof. Paolo Braconi (Ricercatore, Università degli Studi di Perugia).
Arch. Alfredo Balasco (architetto libero professionista e consulente delle Soprintendenze archeologiche campane).
Prof. ssa Antonella Coralini (Ricercatore Dipartimento di Archeologia, Università di Bologna Alma Mater).
Prof. Paolo Poccetti (Professore Ordinario, Dipartimento di antichità e tradizione classica, Università di Roma Tor Vergara.).
Prof.ssa Luisa Musso (Professore Ordinario di Archeologia Classica presso l'Università Roma Tre - Dipartimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione.)
Dott. Antonio d’Ambrosio (già archeologo presso la Soprintendenza Archeologica di Pompei e Direttore dell’Ufficio Scavi di Pompei)
Dott.ssa Mariarosaria Borriello (già archeologa presso la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Napoli).
Prof. Eugenio Polito (Università di Cassino e del Lazio Meridionale).
Prof. ssa Eugenia Equini Schneider (Professore Ordinario, Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Università La Sapienza Roma).
Prof. Annapaola Zaccaria Ruggiu (già Ordinario di Archeologia Classica, Università Ca’ Foscari Venezia).
Prof. ssa Mara Sternini (Professore Associato, Università degli Studi di Siena).
Prof. Paola D’Alconzo (Professore Associato di Museografia, Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. Fabrizio Slavazzi (Professore Straordinario di Archeologia Romana, Università degli Studi di Milano.
Prof. ssa Giovanna Bagnasco Gianni (Professore Associato, Università degli Studi di Napoli).
Prof. Gioacchino Francesco La Torre (Professore Associato, Università degli Studi di Messina).
Prof. ssa Monika Verzár (Professore Ordinario, Università degli Studi di Trieste).
Prof. ssa Anna Maria D'Onofrio (Professore Associato, Dipartimento Asia, Africa, Mediterraneo, Università di Napoli “L’Orientale Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”).
Prof. Fausto Longo (Ricercatore, Università degli Studi di Salerno)
Prof. Alfonso Mele (Emerito, Università degli Studi di Napoli Federico II)
Prof. Giuseppe Sassatelli (Professore Ordinario Università Alma Mater Bologna)
Prof. ssa Simonetta Stopponi (Professore Ordinario, Università degli Studi di Perugia)
Dott. Massimo Botto (CNR).
Prof. Daniele Manacorda (Professore Ordinario, Università di Roma tre).
Dott. ssa Antonella Pinna (contrattista Museologia, Università degli Studi di Perugia).
Prof. Arch. Giovanni Longobardi (Professore Ordinario, Università di Roma Tre).
Prof. Carlo Gasparri (Professore Ordinario, Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. ssa Lucia Faedo (Professore ordinario, Università degli Studi di Pisa, Scuola Normale Superiore).
Prof.ssa Marina Taliercio (Professore Ordinario Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. Stefano Tortorella (Università La Sapienza di Roma).
Prof. Federico Guidobaldi (Emerito di Archeologia Cristiana Antica, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana; Presidente dell'Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (AISCOM).
Prof.ssa Daniela Scagliarini (Ordinario di Archeologia Romana, Alma Mater Studiorum di Bologna).
Prof. ssa Maria José Strazzulla (già Ordinario Università degli Studi di Foggia).
Prof. Federico Rausa (Associato Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof.ssa Fulvio Donati (Associato Università degli Studi di Pisa).
Prof.ssa Elisabetta Govi (Associato Università Alma mater Studiorum Bologna).
Prof. ssa Ida Baldassarre (già Ordinario, Università di Napoli  L’Orientale)
Prof.ssa Gilda Bartoloni (Ordinario, Università Roma La Spienza)
Prof. ssa Marisa Bonamici (Università Pisa)
Prof. ssa Maria Bonghi Jovino (Prof. Emerito Università Statale Milano)
Prof. Stefano Bruni (Università Ferrara)
Prof. ssa Renata Cantilena(Ordinario Università degli Studi di Salerno)
Prof. ssa Federica Chiesa (Università Milano)
Prof. ssa Mariassunta Cuozzo (Università del Molise)
Prof. Bruno d’Agostino (già Ordinario Università di Napoli  L’Orientale)
Prof. Giuseppe Della Fina (Università dell’Aquila)
Dott. Filippo Delpino  (CNR)
Prof. ssa Patrizia Gastaldi (già Associato Università di Napoli  L’Orientale)
Prof. ssa Elisabetta Garau (Universitàdegli Studi di  Sassari)
Prof. ssa Giovanna Greco  (Ordinario Università degli Studi di Napoli Federico II)
Prof. Maurizio Harari (Università degli Studi di Pavia)
Prof. Giovanni Mastronuzzi (Università del Salento)
Prof. Mauro Menichetti (Ordinario Università degli Studi di Salerno)
Prof. ssa Eliana Mugione (Associato Università degli Studi di Salerno)
Prof. Carmine Pellegrino (Università degli Studi di Salerno)
Prof. ssa Angela Pontrandolfo (Università degli Studi di Salerno)
Prof. Marco Rendeli (Università Sassari)
Prof. Carlo Rescigno (Seconda Università Napoli)
Prof. Fabrizio Ruffo (Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa)
Prof. Carlo Tronchetti (Università degli Studi della Tuscia).
Prof. Emanuele Greco (Ordinario Università degli Studi di Napoli L’Orientale; Direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene)
Prof.  Alfonso Santoriello (Università degli Studi di Salerno). 
Prof. ssa Francesca Ghedini (Ordinario Università degli Studi di  Padova).
Prof.  Massimo Osanna (Università della Basilicata).
Prof. ssa Tina Panella (Università di Roma La Sapienza).
Prof. ssa Monica Salvadori (Associato di Archeologia Classica, Università degli Studi di Padova).
Dott.ssa Priscilla Munzi (Centre J. Bérard, Napoli).
Dott. Arch. Ruggero Morichi (Università degli Studi di Napoli Federico II).
Dott. Arch. Rosario Paone. (Università degli Studi di Napoli Federico II).
Prof. Francesco D'Andria (Ordinario,Università del Salento).

Sottoscrittori appartenenti a Università ed Enti di Ricerca stranieri:
Prof. ssa Alix Barbet (Directeur de recherche au CNRS, expert auprès de l’ICOMOS, Ispettore UNESCO).
Prof. Andrew Wallace-Hadrill (Direttore di Ricerca all Universita di Cambridge; Direttore del Herculaneum Conservation Project).
Prof. Jean-Pierre Brun (Collège de France, Paris).
Prof. Dr. Herman Geertman (Prof. Dr. Emerito dell’Università di Leiden, Olanda, già direttore del Reale Istituto Neerlandese a  Roma, già membro del comitato scientifico dell’Herculaneum Conservation Project).
Prof. Dr. Dieter Mertens (già Direttore del Deutsches Archäologisches Institut Rom)
Prof. Nicolas Monteix (Maître de conférences en histoire et archéologie romaines, Université de Rouen, France).
Prof. Jean-Pierre Guilhembet (Université Paris-Diderot, Paris 7).
Prof. Wolfgang Ehrhardt (Institut für Archäologische Wissenschaften, Freiburg).
Prof. Dr. Valentin Kockel (Klassische Archäologie Universität, Ausburg).
Prof. Joaquin Ruiz de Arbulo (Catedràtic d’Arqueologia, Universitat Rovira i Virgili Tarragona).
Dott. Albert Ribera (Departemento d’Arqueologia) Valencia.
Prof. Eric Moormann (Professore di Archeologia Classica, Radboud Universiteit Nijmegen, Olanda).
Prof. ssa Claude Pouzadoux (Direttore Centre Jean Bérard di Napoli).
Prof. Dr. Martin Bentz (Universität Bonn, Abteilung für Klassische Archäologie).
Prof. J. R. Clark (Department of Art & Art History, The University of Texas at Austin).
Prof. José Uroz Saez (Catedrático de Historia Antigua de la Universidad de Alicante).
Dott. ssa Claude Albore Livadie (Centre Camille Jullian UMR 7399).
Prof. ssa Mireille Corbier (Directeur de recherche émérite au CNRS; Directeur de l’Annéè épigraphique).
Dr. Jens-Arne Dickmann (Kurator der Archäologischen Sammlung Institut für Archäologische Wissenschaften Freiburg).
Dr. Paul Roberts (British Museuml London).
Prof. Paul Zanker (Emerito Scuola Normale Superiore di Pisa).
Prof. Stephan Stiengraeber (Professore Associato, Università Roma Tre).
Dr. Dr.h.c. Cornelia Isler-Kerényi Erlenbach (Suisse).
Dr. Rick Jones (Classic University of Leeds).


Criminalizzare un’intera categoria di studiosi che lavorano con grande
idealismo in circostanze difficili e per pochi soldi è assurdo. Come
collega mi sento offesa.
La rotazione prevista lascia sospettare che il ministero non conosce la
realtà. Per gestire bene un sito, un museo, un monumento non basta
amministrarli, ma, ci vuole una conoscenza approfondita per gestire, per
studiare e per prendere le decisioni giuste. Pure il “marketing”, tanto
importante nei tempi d’oggi, ha bisogno di una solida base scientifica per
definire „il prodotto“ e per trovare la „best selling proposition“. Non
basta qualche slogan superficiale.
Finora le soprintendenze italiane hanno un loro prestigio internazionale.
Il ministero invece di impedire il loro lavoro mettendo a rischio una
categoria che ha sempre resistito a tutte le difficoltà dovrebbe andar
fiero di queste istituzioni.
Dichiaro la mia solidarietà con le colleghe ed i colleghi sospettati di
corruzione. Protesto contro queste misure assurde ed umilianti, dannose al
patrimonio artistico culturale dell’Italia ed al rango internazionale dei
suoi rappresentanti
”.
Agnès Allroggen Bedel

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