Herculaneum Conservation Project
Proprio
vicino al sito archeologico di Pompei c’è una realtà che viene da tempo
studiata come best practice nella gestione dei beni culturali: si
tratta dell’Herculaneum Conservation Project. Tutto nasce nel 2001 per
volere di David W. Packard, filantropo noto per le sue attività in campo
culturale, che decide di impegnarsi nel nostro Paese per recuperare le
sorti del sito di Ercolano che a quei tempi si trovava in uno stato di
degrado avanzato, risultato da un prolungato black out di risorse
(economiche ed umane) e dal fallimento di un sistema manutentivo e
gestionale che non aveva retto le sfide del tempo e dei cambiamenti
istituzionali, normativi e di costume (si pensi al turismo di massa).
Negli ultimi 12 anni questo progetto è riuscito a riportare gli Scavi di
Ercolano ad uno stato di conservazione più che accettabile, ottenendo
risultati sostanziali, che hanno richiamato l’attenzione e i commenti
positivi sia da parte dell’Unesco sia dalle istituzioni italiane. Di
recente David Packard ha ottenuto il riconoscimento del Lubec 2013
(Lucca Beni Culturali) proprio per il suo impegno nella salvaguardia del
sito di Ercolano in questi anni. - See more at:
http://www.lindro.it/economia/2013-12-17/112367-hercolaneum-conservation-project#sthash.qtLc07YP.dpuf
Proprio
vicino al sito archeologico di Pompei c’è una realtà che viene da tempo
studiata come best practice nella gestione dei beni culturali: si
tratta dell’Herculaneum Conservation Project. Tutto nasce nel 2001 per
volere di David W. Packard, filantropo noto per le sue attività in campo
culturale, che decide di impegnarsi nel nostro Paese per recuperare le
sorti del sito di Ercolano che a quei tempi si trovava in uno stato di
degrado avanzato, risultato da un prolungato black out di risorse
(economiche ed umane) e dal fallimento di un sistema manutentivo e
gestionale che non aveva retto le sfide del tempo e dei cambiamenti
istituzionali, normativi e di costume (si pensi al turismo di massa).
Negli ultimi 12 anni questo progetto è riuscito a riportare gli Scavi di
Ercolano ad uno stato di conservazione più che accettabile, ottenendo
risultati sostanziali, che hanno richiamato l’attenzione e i commenti
positivi sia da parte dell’Unesco sia dalle istituzioni italiane. Di
recente David Packard ha ottenuto il riconoscimento del Lubec 2013
(Lucca Beni Culturali) proprio per il suo impegno nella salvaguardia del
sito di Ercolano in questi anni. - See more at:
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Proprio
vicino al sito archeologico di Pompei c’è una realtà che viene da tempo
studiata come best practice nella gestione dei beni culturali: si
tratta dell’Herculaneum Conservation Project. Tutto nasce nel 2001 per
volere di David W. Packard, filantropo noto per le sue attività in campo
culturale, che decide di impegnarsi nel nostro Paese per recuperare le
sorti del sito di Ercolano che a quei tempi si trovava in uno stato di
degrado avanzato, risultato da un prolungato black out di risorse
(economiche ed umane) e dal fallimento di un sistema manutentivo e
gestionale che non aveva retto le sfide del tempo e dei cambiamenti
istituzionali, normativi e di costume (si pensi al turismo di massa).
Negli ultimi 12 anni questo progetto è riuscito a riportare gli Scavi di
Ercolano ad uno stato di conservazione più che accettabile, ottenendo
risultati sostanziali, che hanno richiamato l’attenzione e i commenti
positivi sia da parte dell’Unesco sia dalle istituzioni italiane. Di
recente David Packard ha ottenuto il riconoscimento del Lubec 2013
(Lucca Beni Culturali) proprio per il suo impegno nella salvaguardia del
sito di Ercolano in questi anni. - See more at:
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Proprio vicino al sito
archeologico di Pompei c’è una realtà che viene da tempo studiata come best
practice nella gestione dei beni culturali: si tratta dell’Herculaneum
Conservation Project. Tutto nasce nel 2001 per volere di David W. Packard,
filantropo noto per le sue attività in campo culturale, che decide di
impegnarsi nel nostro Paese per recuperare le sorti del sito di Ercolano che a
quei tempi si trovava in uno stato di degrado avanzato, risultato da un
prolungato black out di risorse (economiche ed umane) e dal fallimento di un
sistema manutentivo e gestionale che non aveva retto le sfide del tempo e dei
cambiamenti istituzionali, normativi e di costume (si pensi al turismo di massa).
Negli ultimi 12 anni questo progetto è riuscito a riportare gli Scavi di
Ercolano ad uno stato di conservazione più che accettabile, ottenendo risultati
sostanziali, che hanno richiamato l’attenzione e i commenti positivi sia da
parte dell’Unesco sia dalle istituzioni italiane. Di recente David Packard ha
ottenuto il riconoscimento del Lubec 2013 (Lucca Beni Culturali) proprio per il
suo impegno nella salvaguardia del sito di Ercolano in questi anni.
Proprio
vicino al sito archeologico di Pompei c’è una realtà che viene da tempo
studiata come best practice nella gestione dei beni culturali: si
tratta dell’Herculaneum Conservation Project. Tutto nasce nel 2001 per
volere di David W. Packard, filantropo noto per le sue attività in campo
culturale, che decide di impegnarsi nel nostro Paese per recuperare le
sorti del sito di Ercolano che a quei tempi si trovava in uno stato di
degrado avanzato, risultato da un prolungato black out di risorse
(economiche ed umane) e dal fallimento di un sistema manutentivo e
gestionale che non aveva retto le sfide del tempo e dei cambiamenti
istituzionali, normativi e di costume (si pensi al turismo di massa).
Negli ultimi 12 anni questo progetto è riuscito a riportare gli Scavi di
Ercolano ad uno stato di conservazione più che accettabile, ottenendo
risultati sostanziali, che hanno richiamato l’attenzione e i commenti
positivi sia da parte dell’Unesco sia dalle istituzioni italiane. Di
recente David Packard ha ottenuto il riconoscimento del Lubec 2013
(Lucca Beni Culturali) proprio per il suo impegno nella salvaguardia del
sito di Ercolano in questi anni. - See more at:
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