Monday, 28 February 2011

Article: Velardi: ecco cosa fare per Pompei

One local politician's view on what should happen at Pompeii, in Corriere del Mezzogiorno:

Velardi: ecco cosa fare per Pompei
L'ex assessore regionale: «È venuto il momento di essere concreti. Ecco come ci si può muovere e con quali risorse»

di CLAUDIO VELARDI
Caro direttore, dunque è venuto il momento di Pompei, e ognuno dice la sua. Diego Della Valle indica agli imprenditori napoletani la strada dell’adozione: una domus a testa da ristrutturare e manutenere. Aurelio De Laurentiis sogna un parco tematico con ricostruzioni virtuali e visioni in 3D. Stefano Caldoro vuole nell’area 8 milioni di visitatori, non i 2,5 di ora. Paolo Graziano si è preso l’arduo compito di occuparsi seriamente del tema, e ne ha parlato con il Capo dello Stato. Ora bisogna concretizzare. Magari non pensando di fare tutto insieme, meglio una cosa per volta.
Magari avendo chiaro di cosa parliamo. a) Partiamo dall’oggetto del desiderio. La vecchia e cara Pompei soffre, innanzitutto dentro le mura. I 66 ettari (50 scavati) dell’area archeologica hanno bisogno, secondo l’ultima e unica mappatura esistente, di interventi per 250 milioni di euro. Soldi freschi per risanare, mettere in sicurezza e rendere fruibile la gran parte del sito. Soldi che solo in parte possono venire dagli incassi (tra i 20 e i 25 milioni all’anno), a condizione che non siano bloccati dalla burocrazia, dai sequestri o dalle inchieste in corso. Per il resto, dato che lo Stato non ha risorse e non ne avrà in futuro, nell’area archeologica non possono che intervenire i privati, con progetti filantropici. b) Il luogo comune vuole che in Italia le sponsorizzazioni in cultura non funzionino: non appartengono alla nostra storia, non ci sono vantaggi fiscali per chi investe. Non è detto: a Ercolano il modello di finanziamento realizzato dal Packard Humanities Institute ha funzionato e funziona. È realistico pensare che grandi aziende mondiali investano su Pompei, per sostenere uno dei più colossali beni dell’umanità e in cambio ricavarne immagine e prestigio. E sono in condizione di farlo anche banche aziende italiane, non limitandosi a sostenere progetti effimeri, concerti, manifestazioni o mostre. c) Ogni intervento negli scavi è di esclusiva competenza della Soprintendenza, che sceglie le priorità con gli strumenti della scienza e della conoscenza. La novità in arrivo è un decreto governativo su Pompei, che consentirà scelte rapide e procedure veloci: 60 giorni di tempo alla Soprintendenza per presentare i programmi di prevenzione, manutenzione e restauro, 30 giorni ulteriori per cercare sponsor e finanziatori privati con avviso pubblico. Naturalmente sperando in un’analoga velocizzazione delle procedure per gli appalti. d) Nel decreto si stabilisce che anche nell’area esterna agli scavi si potrà operare con minori vincoli burocratici. Qui dovrà intervenire da protagonista la Regione, creando le condizioni per sostanziosi investimenti infrastrutturali.

Sunday, 27 February 2011

Article: Pompei, Scavi al collasso: un «abbraccio» per protestare e denunciare le carenze

In today's Il Mattino:
Pompei, Scavi al collasso: un «abbraccio» per protestare e denunciare le carenze

POMPEI - «La verità è che nulla è cambiato da quel sei novembre 2010. I problemi di allora sono i problemi di adesso. Oltre ad un gran parlare non c'è nulla di fatto». Questo è lo sfogo di Ciro Mariano, segretario locale della Cgil.
«Non c'è personale e i carichi di lavoro sono incongruenti. I pensionamenti e il blocco del turn-over hanno dimezzato gli addetti alla sorveglianza e, di conseguenza, le domus visitabili hanno subito un taglio notevole. Ci sentiamo abbandonati non avendo un interlocutore dirigenziale con il quale dialogare».

«La nuova soprintendente? C'è, ma non si vede - continua Mariano -. Avendo scelto, la dottoressa Teresa Elena Cinquantaquattro, di dirigere la soprintendenza, di Napoli e Pompei, da Napoli. Il risultato? Pompei è al collasso. Siamo stati convocati dopo due mesi dal suo insediamento, con la promessa che avrebbe stilato un calendario settimanale di incontri con i sindacati. Sono trascorsi venti giorni di silenzio totale. A chi dobbiamo dire che la sicurezza sul lavoro è carente; che i turisti ci chiedono di visitare case che sono chiuse perché non c'è personale; che l'ordinario è in stand-by?».

«Ci sentiamo in balia degli eventi, senza un dirigente che si faccia carico delle problematiche che si porta dietro una città di duemila anni, con 1500 domus, 90 chilometri di muri, 66 ettari di cui 44 scavati. Ci rendiamo conto che ci troviamo di fronte ad una realtà infinità, difficile da gestire e da salvaguardare. È pur vero, però, che la dottoressa Cinquantaquattro per essere stata designata dal Ministero, a ricoprire un ruolo così delicato in un difficile momento, vuol dire che è ha la giusta professionalità per affrontare tutto questo. Che lo affronti, allora, ascoltando principalmente chi, come noi, si porta sulle spalle la responsabilità di vigilare sulla sicurezza del sito e dei turisti, senza che nessuno tuteli la nostra, di sicurezza».
Read the full article here.

Article in Swedish

This article by Peter Loewe was published in the Swedish newspaper Dagens Nyheter 8.2.2011 and again in a Finnish paper, Hufvudstadsbladet, 27.2.11. So for all the bloggers who can read Swedish:

Därför rasar Pompeji på nytt



"Det har gått tre månader sedan det stora raset i Pompeji. DN:s Peter Loewe reste dit och fann att det inte var pengar som saknades utan arkeologisk kompetens.

I november gav Gladiatorernas hus vika för trycket från det strömmande vattnet och rasade samman. Av huset, som egentligen heter Schola Armatorarum, återstår bara en hög med stenar. Det var inget av de mest berömda husen i stan, fast guideboken talar om intressanta fresker. Huset hade stått där i två årtusenden, överlevt vulkanutbrottet, flera jordbävningar och andra världskriget då taket träffades av en bomb."

Read the full story here.

Friday, 25 February 2011

Lecture: Exhibition and Experiment: A History of the Royal Bourbon Museum

Anyone who can get along to this lecture by Andrea Milanese really should go! I first met him years ago in the Naples Museum archive, and you would be hard pressed to find someone more helpful or more knowledgeable in this area.
Exhibition and Experiment: A History of the Royal Bourbon Museum
Date: Thursday May 5, 2011, at 7:30 pm
Location: Auditorium, Getty Villa
Admission: Tickets required. Please call

The collections of the Royal Bourbon Museum--now the National Archaeological Museum in Naples, Italy--were greatly enriched in the 18th and 19th centuries by finds from excavations at Herculaneum and Pompeii. Art historian Andrea Milanese discusses the history of the Museum and its evolution as a center for the restoration of antiquities.
Details here.

Article: Scavi, illegittimi per la Corte dei conti i lavori della Protezione civile

From Comuni-Italiani.it, a news report on the on-going investigations at Pompeii with comparisons to major museums around the world (food for thought).

La gestione commissariale di Pompei nel discorso tenuto dai giudici della Corte dei Conti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. E’ stato il presidente dei giudici contabili Luigi Giampaolino a toccare l’argomento, nel passaggio sui “grandi eventi” affidati alla Protezione civile.
“Secondo la Corte – ha dichiarato Luigi Giampaolinonella competenza del Dipartimento della protezione civile non rientra qual
siasi ’grande evento’, ma vi rientrano solo quegli eventi che, pur se diversi da calamità naturali e catastrofi, determinano situazioni di grave rischio per l’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o dal pericolo di danni”.

Palese il riferimento ai lavori eseguiti nell'area archeologica sotto la gestione dei commissari, le cui spese amministrative sono finite nel mirino della Corte dei Conti per accertare il corretto utilizzo dei fondi di gestione dell’ente scavi. Negli uffici della Soprintendenza, tra gennaio e febbraio, si è aggirata un’ispettrice incaricata dall’organo di controllo dei conti pubblici, di spulciare tutti i provvedimenti adottati dal commissariato.

Read the full story here.

Thursday, 24 February 2011

Article: Nola (Na). I privati salveranno il villaggio preistorico?

From ArcheoRivista, news of efforts to save the prehistoric village of Nola which, like Pompeii, is suffering from the elements:
Article: Nola (Na). I privati salveranno il villaggio preistorico?
Sembra che il privato, in Italia, debba essere l’ancora di salvezza per un patrimonio trascurato dallo Stato a causa della cronica mancanza di fondi, quando va bene, totalmente lasciato a sé stesso e dimenticato, quando si tratta di un sito a bassa visibilità. Come Porta Rosa, ad Elea, è infatti inagibile da quattro anni a causa di uno smottamento che ne impedisce la fruizione (1), così il villaggio preistorico rinvenuto a Nola in straordinarie condizioni di conservazione sta lentamente marcendo su sé stesso. È recente la notizia del crollo di una delle pareti dello scavo (2), che ha spostato le tettoie poste a protezione delle capanne ivi rinvenute: ma questo è il naturale effetto di una trascuratezza che dura da anni, tanto da spingere l’associazione culturale di Nola, Meridies, ad invocare l’intervento di imprenditori del rango di Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle (già impegnato a finanziare il restauro del Colosseo) e Gianni Punzo, per tentare il recupero dell’insediamento.
Grande fu la meraviglia quando, nel 2001, durante gli scavi per gettare le fondamenta di un supermercato, si iniziò a rinvenire una serie di suppellettili ottimamente conservate, e quasi ci si commosse quando cominciarono ad affiorare i primi resti di alcune capanne. Si gridò alla “Pompei della preistoria”, poiché, similmente al sito romano secoli dopo, quello che si delineava via via come un vero e proprio insediamento risalente all’Età del Bronzo Antico aveva conosciuto la stessa tragica fine: sigillato per sempre da una colata di fango e da una spessa coltre di cenere. Dunque, tutto preservato in attesa della scoperta: lo scheletro di un cane (e non può non venir in mente un paragone con il famoso calco in gesso di Pompei), resti di capre, addirittura impronte di spighe e di tessuti, di orme umane; e poi un reperto unico, un copricapo fatto interamente di lamine ricavate da zanne di cinghiale, oltre all’incredibile chiarezza con cui, a tremila anni di distanza, si poteva leggere la maniera in cui gli uomini del XIX secolo a.C. costruivano le proprie capanne, la perizia con la quale creavano intercapedini, forse per farvi circolare aria calda e riscaldare le pareti, l’abilità tecnica raggiunta nelle operazioni quotidiane che dovevano fare di quel villaggio una comunità florida. Emblema ne divenne il famoso forno, nel quale si rinvenne una brocchetta integra.
Read the full story and see photos of the site here.

Wednesday, 23 February 2011

Article: Pompéi, la honte de l’Italie

A French take on the 'Pompeii problem':
Pompéi, la honte de l’Italie
La justice italienne et l’Unesco enquêtent sur l’effondrement dans les derniers mois de plusieurs bâtiments de Pompéi, la célèbre cité antique détruite par l’éruption du Vésuve en l’an 79.
Le 6 novembre dernier, la maison des Gladiateurs, la Schola Armaturarum, s’est entièrement effondrée tout comme, quelques jours plus tard, un mur du jardin de la maison du Moraliste. Le site est aujourd’hui presque entièrement fermé aux visiteurs.
La plus grande confusion règne pour l’instant sur les causes de ces incidents. Mais on pointe surtout du doigt une mauvaise gestion des fonds publics consacrés à l’entretien du site et une surexploitation touristique «à la Disney». Près de 2,5 millions de touristes visitent Pompei chaque année.
Le rapport des spécialistes du Conseil international des monuments et sites de l’Unesco (Icomos) devrait être rendu en juin.

Apollo from Pompeii: Investigating an Ancient Bronze

As previously reported, starting next week the Apollo Saettante will go on display at the Getty Villa, the second major bronze from Pompeii to be conserved and displayed here (the first was the ephebe from the House of the Ephebe). For more details about the loan of these bronzes to the US, see here:
Apollo from Pompeii: Investigating an Ancient Bronze
March 2–September 12, 2011
Buried during the eruption of Mount Vesuvius in A.D. 79, the Apollo Saettante (Apollo as an Archer) was unearthed in pieces between 1817 and 1818. Depicting the god in the act of shooting an arrow, the statue was one of the first major bronzes to be found at Pompeii. As part of the J. Paul Getty Museum's collaboration with the National Archaeological Museum in Naples, the sculpture was brought to the Getty Villa for study and conservation treatment in 2009. This exhibition offers a behind-the-scenes look at that project, revealing how the statue was manufactured in antiquity as well as the methods and materials used to restore it in nineteenth-century Naples.

"Pompei, arte, storia ed archeologia" on Facebook

For those of you who haven't already become aware of the fantastic resource that is "Pompei, arte, storia ed archeologia", have a look at their Facebook page here.

I find it useful alongside this blog for keeping up to date and even more so for the interesting photographs and discussions that arise out of the daily posts which are usually an aspect of the art, history or archaeology of the ancient Vesuvian sites. Many times I have come across a source that I was not aware of and I also enjoy the discussion by the wider academic and general community who are also Facebook users. Enjoy!

Monday, 21 February 2011

Romancing the stone - Reading experts reunite Latin lovers!

A press release from the University of Reading:
Romancing the stone - Reading experts reunite Latin lovers!
With Valentine's Day fast approaching romance is in the air and this year the University of Reading has played the ultimate role of Cupid.
Dr Peter Kruschwitz and Virginia Campbell from the University's Department of Classics have used their expertise to reunite a married couple...after 2,000 years apart!
Sometimes little things result in couples going their separate ways, but sometimes it takes greater forces, like the AD 79 eruption of Mount Vesuvius. Lucius Caltilius Pamphilus and his wife, Servilia, who lived in the ancient city of Pompeii, was such a couple. The funerary inscription Lucius commissioned for his beloved wife was broken apart, the pieces scattered and buried by the destruction caused by the volcanic eruption.
Excavation of the pieces begun as early as 1813 and scholars originally recorded them as separate fragments. Virginia, whose current PhD thesis is on Pompeian tombs, and Peter, an expert in Latin inscriptions, were examining material for Pompeii when they made the exciting discovery that the pieces are actually from the same inscription. Reconstructed with skill and loving care it now reads:
‘Lucius Caltilius Pamphilus, freedman of Lucius, member of the Collinian tribe, for his wife Servilia, in a loving spirit.'
Peter Kruschwitz said: "Amazingly the inscription was fragmented in such a way that all that was missing from the first part was the name of the wife. So identifying these as parts of the same inscription literally reunited the couple.
"Dealing with fragmentary Latin inscriptions is often like playing with a giant jigsaw puzzle. You have ten pieces of what used to be a 2,000 piece game. If you manage to discover adjacent pieces and then a beautiful little vignette emerges, this is among the most fulfilling moments for anyone dealing with ancient inscriptions. This case, of course, is even more beautiful than others, because it literally reunites two human beings who once were a loving couple almost 2,000 years ago."
Lucius and Servilia are now happily side by side in the National Archaeological Museum of Naples
The Reading team's findings have been published in the most recent volume of the journal Tyche: http://www.verlag.holzhausen.at/?pid=14&lang=1&book_id=203#203

Pompeii: The Exhibit in New York City 4 March - 5 September 2011

A new exhibition on Pompeii in collaboration with the Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei is to open shortly in New York City. For those of you who live nearby or are travelling to the city in the future, it looks to be very exciting and boasts 250 artefacts, including body casts and never-before-seen pieces. There looks to be an interesting bit of digital technology involved in the exhibit which has seen a recreation of the eruption of Vesuvius and a recreation of a brothel.

You can find more information on Pompeii: The Exhibit at Discovery Times Square, New York City here.

Discussion of private funding to Pompeii continues.

More news coverage on both possible private funding for work at Pompeii from the private sponsor of recent work at the Colosseum in Rome and about the investigations into the collapses at Pompeii in late 2010. Of course, everything should probably be taken with a grain of salt, but I thought it would be interesting to post some updates.

Shoe tycoon helps to foot the bill to save Pompeii with 25m Euro gift

Wednesday, 16 February 2011

Back in Pompeii

Hello,

Does anyone know the origin of the marble decoration around the main entrance to the Edificio di Eumachia? I have researched numerous 19th-century writings that make no mention of it; neither does it seem to appear in 19th century etchings and photographs. Does anyone know where this beautiful work was discovered and when the portal was reconstructed?

I'm returning to Napoli 8 - 12 March 2011 to do more research for my ongoing (and seemingly never-ending) book project. A few quick questions:

1. Are the Herculaneum's theater and Villa dei Papiri currently open to the public?

2. Also, are there any Pompeii-related special exhibits or events during my week in Campania that you'd recommend?

3. Lastly, I am always seeking additions to my Pompeii map and prints collection. I will be visiting Signore Bowinkel's wonderful shop in Napoli, but would like to learn about any antique shops in the area that might be worth a look.

Thanking you all in advance for your indulgence and time in responding.

Best regards,
Ross

Thursday, 10 February 2011

Ok al piano per Pompei, in attesa del voto in Senato

Looks like the proposed plan to give the Superintendent more powers will go ahead:
Ok al piano per Pompei, in attesa del voto in Senato
Poteri speciali alla Soprintendenza di Napoli e Pompei, assunzione di archeologi, sponsorizzazioni dei privati più facili. Sono i punti salienti dell’emendamento al decreto Milleproroghe firmato dal relatore Lucio Malan e approvato nel pomeriggio nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio.
E’ in sostanza lo stesso piano di interventi inserito, a fine dicembre, nella bozza del decreto prima dell’approvazione del Consiglio dei Ministri e successivamente stralciato. Ora si attende il voto in Senato che rimane fissato per giovedì, ma che facilmente slitterà a lunedì prossimo per via dei lavori a rilento delle commissioni.
Sembra dunque vedere la luce il programma di recupero dell’area archeologica di Pompei, che contiene una serie di misure finalizzate alla tutela e al rilancio degli scavi, come: l’adozione di un piano straordinario di manutenzione; il potenziamento dei poteri di tutela della Soprintendenza anche attraverso l’aumento del personale; semplificazioni per la ricerca degli sponsor.
La copertura finanziaria degli interventi previsti sarà garantita anche attraverso il ricorso ai fondi Fasdestinati alla Campania.
Read the full article here.

Friday, 4 February 2011

Pompei - Scavi, Soprintendenza autonoma

From Stabiachannel.it, news that the Superintendent of Pompeii is to be given more powers to maintain the site. The number of technical employees will be increased for purposes of conservation, and there will be new guidelines relating to the spending of EU money.
Pompei - Scavi, Soprintendenza autonoma
Discusse alla camera le linee guida della strategia annunciata da Grancesco Maria Giro per la salvaguardia del sito.
«Ricostituire la Soprintendenza autonoma di Pompei e dotare il Soprintendente di poteri più incisivi per la tutela del sito; individuare gli strumenti necessari per l'adozione di un piano straordinario di manutenzione, con l'aumento del personale tecnico e con l'invio immediato di una task force, composta da archeologi, architetti e operai specializzati, per realizzare tutti gli interventi necessari; adottare una linea comune, in concertazione con i rappresentanti della regione Campania e della provincia di Napoli per il miglior utilizzo dei fondi europei sulle aree archeologiche interessate». Sono queste le linee guida di una strategia, annunciata dal sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali, Francesco Maria Giro, durante l'interrogazione odierna alla Camera, riguardante la salvaguardia dell'area archeologica di Pompei. «Per quanto riguarda la messa in sicurezza delle strutture antiche - ha proseguito Giro - è stata potenziata l'azione di monitoraggio e di primo intervento sulle strutture a rischio, in attesa dell'attuazione di un piano generale di manutenzione dell'intera città di Pompei, le cui procedure di gara sono in corso di avvio». Giro ha anche precisato che «all'interno dell'Antiquarium, chiuso in seguito al terremoto del 1980 e ora completamente restaurato, è attualmente in allestimento un visitor center con proiezioni 3D e multimediali ». Infine ha fatto il punto sul restauro del Teatro, dell'Odeion e del Quadriportico, osservando che «il progetto originario del 2003 prevedeva per la cavea del teatro Grande una ricostruzione integrale in marmo. Secondo la normativa e la prassi in materia, il restauro consente solo la ricostruzione di nuove gradinate con materiale asportabile e reversibile mediante l'inserimento di materiale moderno, proprio per non creare nei visitatori l'illusione di trovarsi di fronte ad un manufatto antico, cosa che sarebbe inaccettabile dal punto di vista filologico».
Read the rest of the article here.

Thursday, 3 February 2011

Fasti article: VICO DEL FAUNO (VI,5,5)

New on FastiOnline:
VICO DEL FAUNO (VI,5,5)
In October a trial trench was dug in the northern sector of the Vicolo del Fauno which, together with the Vicolo della Fullonica, was never paved. Thus it was possible to investigate the earliest phases of the roads’ use and document the various maintenance interventions undertaken according to the needs of the owners of the properties facing onto them.
The excavation revealed at least six phases, from the earliest level which preceded the urbanisation of the area until the time of the eruption. The beaten surfaces of Samnite and Republican date were of particular interest, both as regards the extension and the state of preservation, confirming that before the Samnite period no buildings were erected facing onto the road. In fact, the well-preserved beaten surface of the Hellenistic period dating to between the end of the 4th and the beginning of the 3rd century B.C., present in trench II in 2007 was not found. This had been made using the waste materials from the construction of the façade of domus VI, XI, 4.17, and must have been laid down on the initiative of the owner of this house.
Various phases were reconstructed regarding the creation and enlargement of the sidewalks, in relation to the transformations in layout and function of the houses using them.
Lastly, a succession of four beaten surfaces of imperial date was identified. They were very badly-preserved with respect to the earlier ones and attested greater wear as well as the changes in function of the houses and shops facing onto the road, transformed into a market-garden (VI, 11, 3) or animal stall (VI, 9, 13).
Citation: Simona Formola. 2011.

Bondi, pronti a favorire chi voglia impegnarsi per Pompei

Press release on the MiBac website, a single quote from Bondi:
“Ho molto apprezzato le parole di Diego Della Valle nell’intervista rilasciata oggi al Mattino di Napoli. Sono certo che gli imprenditori partenopei sapranno ispirarsi all’illuminato esempio di mecenatismo dimostrato con il sostegno al restauro dell’Anfiteatro Flavio e risponderanno, con la sensibilità e l’intelligenza che son loro proprie, a questo appello per Pompei. Il Ministero è pronto a favorire chiunque intenda contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo straordinario sito archeologico, anche promuovendo un’azione condivisa con gli Enti Locali per realizzare le migliori condizioni possibili di accoglienza e di fruibilità”.
Roma, 2 febbraio 2011

Wednesday, 2 February 2011

AJA Reviews

AJA's online reviews for January 2011 just landed in my inbox. Included are:


Latrinae et Foricae: Toilets in the Roman WorldBy Barry Hobson; Reviewed by Charalampos Dokos.

Die Casa del Fauno in Pompeji (VI 12). Vol. 1, Bauhistorische Analyse. Die stratigraphischen Befunde und Funde der Ausgrabungen in den Jahren 1961 bis 1963By Adolf Hoffmann and Andrea Faber; Reviewed by Michele George.

Newspaper articles

Just a few things I've spotted over the last couple of days, which I have not had time to read myself!

Il Velino: Pompei, Ibl: Per attrarre i privati bisogna abbandonare il no profit


Exhibition: Pompeji, Nola, Herculaneum - Katastrophen am Vesuv

It's all happening in German today (hooray!). Here is news of a special exhibition to be held at the Landesmuseum für Vorgeschichte, Halle (Saale). Again, click on the images to make them bigger. Or follow this link for details on the museum website.

Workshop: Neue Landschaftsarchäologische Forschungen

Click on the images to make them larger! This looks like a really interesting conference, it's all about the geo-archaeological work that has been taking place in the Piana del Sarno.



Tuesday, 1 February 2011

Digital Pompeii

This is clearly the week for digital reconstructions of Pompeii. Here is another one, which has some interesting reconstructions, despite some obvious errors (the year is AD 65, but there's no earthquake damage, and the Doric temple is standing in all its former glory in the Triangular Forum, to name but two). Still, I liked the volcanic bomb at the beginning, and the roof over the Odeon. One strange thing, however: they seem to have used a few clips from a different reconstruction, one that Jeremy blogged about in January last year (Populating Pompeii, which was made by a Swiss company called Procedural) without crediting it. There's nothing on their website to suggest that the two companies are linked, but maybe I'm missing something. I hope so, I don't like to think that the Populating Pompeii people have been ripped off ...

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