Tuesday, 27 November 2012


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27 November 2012 16:25
Below is a body of work that I have just discovered, and I feel that it deserves wider notice. It is a group of 3D reconstructions by Peter Olsen of properties in Pompeii ... and some other places.
 
Peter Olsen 3D reconstructions of Pompeii

Insula I.1
Insula I.2
VII.9.7–8 Macellum
Arch of Caligula
VII.9.1 Building of Eumachia
VII.9.3 Imperial Cult Building
VIII.7.19 Odeion
VIII.7.30–34 Triangular Forum
VIII.7.20 Large Theatre
VIII.7 south
II.7 Grand Palaestra
VII.9.2 Temple of Vespasian
VII.8 Forum
VII.8.1 Temple of Jupiter
VIII.1.1–2 Basilica
II.6 Amphitheatre
VII.7.32 Temple of Apollo

Michael Binns

Wednesday, 21 November 2012

Press release: RESTAURATE LE 3 COPPE DI OSSIDIANA DI STABIAE

From the SANP:
RESTAURATE LE 3 COPPE DI OSSIDIANA DI STABIAE
Dopo un anno e mezzo dalla caduta che ne aveva provocato la rottura e dopo 14 mesi di restauro, le tre coppe di ossidiana da Stabiae, decorate con motivi egittizzanti, sono nuovamente esposte al pubblico del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

La perizia dei tecnici del Laboratorio del Museo ha consentito non soltanto di ricomporre i frammenti raccolti dopo l’imprevedibile incidente, ma di integrare elementi delle parti strutturali e di quelle decorate. Sono infatti state trovate, in contenitori lasciati dai vecchi restauratori negli armadi del Medagliere, scaglie di ossidiana e tarsie di pietre dure non inserite all’epoca della precedente ricomposizione realizzata negli anni ’60 e rivista intorno al 1974; si è giunti a correggere e integrare le figurine di offerenti e quelle degli animali sacri sotto il tempietto, aggiungendo con estrema pazienza, entro il contorno di filo d’oro, pezzetti di lapislazzuli, malachite, diorite, corallo bianco e rosso, rendendo così meglio leggibili alcuni particolari.

Le tre pregevoli opere sono state collocate in via provvisoria nella sezione pompeiana del Museo, tra gli oggetti in faïence, anch’essi ispirati all’antico Egitto, in attesa di una futura sistemazione tra i materiali che attestano i contatti delle città vesuviane con la cultura, i miti e le religioni delle opposte sponde del Mediterraneo.

UFFICIO STAMPA

Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei
Via Villa dei Misteri, 2
80045 Pompei NA
Tel. 081.8575327
www.pompeiisites.org

Article: La villa con terme di Pollena Trocchia in località Masseria De Carolis: architettura, abitanti, eruzioni, Annali.

Just out, and downloadable from Academia.edu:

G.F. De Simone, M. Lubrano, M. Torino, A. De Luca, A. Perrotta, C. Scarpati, La villa con terme di Pollena Trocchia in località Masseria De Carolis: architettura, abitanti, eruzioni, Annali. Università degli Studî Suor Orsola Benincasa 2011-2012: 195-217 [ISSN: 2037-5867]

Atlante di Pompei - Miscellaneous studies on the ancient city

An interesting book on Pompeii has been recently published (please click on the pictures to enlarge the table of contents).
The contribution by Antonio De Simone on restoration can be downloaded for free here.




Monday, 19 November 2012

Press release: Visita Unesco a Pompei

From the SANP:

Visita Unesco a Pompei
Verso un sistema di gestione efficace di tutela e valorizzazione dei Beni archeologici.
Primo Workshop Operativo
Sabato 17 novembre 2012, a un anno dalla sottoscrizione dell’accordo tra Mibac ed Unesco per l’individuazione di un modello di gestione efficace dei beni archeologici, si è svolto a Pompei l’incontro tra i rappresentanti dell’Unesco e del Mibac per definire lo stato di aggiornamento dei programmi di intervento, nel primo di una serie di workshop già in agenda.
La redazione di un piano di gestione capace di garantire la protezione e la valorizzazione de sito archeologico di Pompei, ma anche di Ercolano ed Oplontis, ovvero un modello valido e adeguato di governance pilota da estendere ai beni culturali di tutte le regioni del mondo, è l’obbiettivo definito nell’accordo sottoscritto lo scorso novembre a Parigi tra il Ministero per i beni e le Attività Culturali e l’UNESCO a seguito della missione condotta da esperti dell’ICOMOS e dell’UNESCO nelle aree archeologiche vesuviane, tra dicembre 2010 e gennaio 2011, e sulla base delle raccomandazioni da loro formulate in un report.
L’incontro di oggi, preceduto da un sopralluogo all’interno dell’area archeologica di Pompei, ha inteso analizzare attraverso un confronto tra esperti e parti interessate, le proposte di un potenziale sistema di gestione innovativo ed efficace, i programmi e gli interventi di manutenzione e restauro in corso a Pompei, Ercolano e Oplontis con fondi e risorse ordinarie, lo stato di avanzamento del Grande Progetto Pompei; oltre a prendere in esame altri modelli proficui di gestione, quale ad esempio l’HCP (Herculaneum Conservation Project) a Ercolano, discutere di eventuali nuove linee guida per sponsorizzazioni da parte di investitori privati.
Il workshop si configura come una delle prime tappe per la stesura , entro il 1 febbraio 2013, di un rapporto sullo stato di conservazione del bene e sulla realizzazione dei punti previsti nel report ICOMOS/UNESCO, in vista dell’esame del Comitato del patrimonio Mondiale, 37° sessione nel 2013.
Al workshop erano presenti per il Ministero il Segretario Generale Antonia Pasqua Recchia, il Direttore Generale per le Antichità Luigi Malnati, Il Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici Gregorio Angelini, il Capo dell’Ufficio legislativo del MIBAC dott. Paolo Carpentieri, il Soprintendente archeologo di Pompei Teresa Elena Cinquantaquattro, il Direttore Generale dell’ICCROM Stefano De Caro. Per l’ Unesco il Vice Direttore Generale per la Cultura, Francesco Bandarin e numerosi esperti nazionali e internazionali nel campo dell’archeologia, del turismo sostenibile, del management, della conservazione, della gestione del rischio e delle emergenze, tra i quali Christopher Young , Evangelos Kyriakidis, Laretna T. Adishakti, Aylin Orbasli; autorità nazionali e locali.

UFFICIO STAMPA
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei
Via Villa dei Misteri, 2
80045 Pompei NA
Tel. 081.8575327

News article: Sei mesi per il rilancio di Pompei

Sei mesi per il rilancio di Pompei

Sei mesi per preparare il tanto invocato piano di gestione di Pompei, documento senza il quale l'area archeologica più famosa del mondo verrebbe cancellata dai siti patrimonio dell'umanità.

Questa la timeline che i rappresentanti dell'Unesco e del ministero dei Beni culturali si sono dati ieri, nel primo incontro di esperti e stakeholders impegnati nella messa in sicurezza degli scavi dopo i clamorosi crolli cominciati nel 2010.
Read the full article here.

Latest JRA out now

JRA25 (2012) has  just been published (2 volumes), with a bunch of Pompeii-related material:

In Fascicule 1:

L. de Ligt and P. Garnsey, The Album of Herculaneum and a model of the town’s demography.

E. E. Poehler, The drainage system at Pompeii: mechanisms, operation and design.

In Fascicule 2:

N. Monteix, De Waldstein à Wallace-Hadrill, fouiller Herculanum? (Review of A. Wallace-Hadrill, Herculaneum, past and future)

S. Craver, Some art, industry and infrastructure (Review of E. Poehler, M. Flohr and K. Cole (edd.), Pompeii. Art, industry and infrastructure)

E.P. Baltes, The aesthetics of replication: Large Herculaneum Woman Statues in Context (Review of J. Trimble, Women and visual replication in Roman imperial art and culture)

S. Craver, A panoply of archeo-sciences from the Vesuvian area and beyond (Review of A. Coralini (ed.), Vesuviana. Archeologie a confronto)

A. Wallace-Hadrill, Giuseppe Fiorelli and a different type of statue (Review of E. Dwyer, Pompeii’s living statues: ancient Roman lives stolen from death)

Thursday, 15 November 2012

NYT article on Herculaneum

An article on Herculaneum was published today in the New York Times:

Escaping the Shadow of Pompeii

HERCULANEUM, Italy — They are poignant snapshots of sudden death: huddled clusters of skeletal remains in what were once beachfront warehouses, immortalized for eternity when Mount Vesuvius smothered this ancient Roman town in A.D. 79.
"They died of thermal shock as they were waiting to be saved via the sea,” Domenico Camardo, an archaeologist, said recently as he surveyed dozens of modern-day skeletal casts of long-ago denizens. They carried with them jewelry, coins, even “20 keys, because they were hoping to return home,” Mr. Camardo added. “They didn’t understand that it was all about to end.”
First excavated by archaeologists some 30 years ago, the warehouses were recently outfitted with walkways and gates to provide access to these chilling tableaus and will soon be open to the public on special occasions.
Reviving history for a modern audience “is one of the beautiful things we get to do,” said Mr. Camardo, the lead archaeologist with the Herculaneum Conservation Project, a joint initiative of the Packard Humanities Institute, of Los Altos, Calif.; the local artistic heritage authority; and the British School at Rome. The project, an unusual public-private venture, has effectively managed the site for more than a decade and made it possible to complete tasks like the walkways to the skeleton casts. 
Compared with its better-known Vesuvian neighbor, Pompeii, where local officials, constrained by inadequate and mismanaged government funds, have long struggled in their efforts to conserve and protect the sprawling open-air site — and even to prevent the periodic and well publicized collapse of walls — Herculaneum has become a textbook case of successful archaeological conservation.  

Continues here...

Monday, 12 November 2012

Press release: Mostra "Stabia Svelata": un'occasione di rilancio per Stabia

From the SANP:
Mostra "Stabia Svelata": un'occasione di rilancio per Stabia

Grande successo di pubblico per la mostra inaugurata oggi al multisala Montil di Castellammare di Stabia alla presenza del Soprintendente, dott.ssa Teresa Elena Cinquantaquattro, della responsabile degli scavi di Stabia dott.ssa Giovanna Bonifacio, del presidente del Comitato Scavi di Stabia dott. Antonio Ferrara e del sindaco della Città di Castellammare di Stabia, Avv. Luigi Bobbio.

In esposizione documenti e reperti storici che attestano l'attività di scavo, restauro e ricerca condotte nel corso degli anni presso le ville romane di Stabia. L’evento che oggi si inaugura é il frutto del prezioso lavoro svolto da tutti gli uffici della Soprintendenza in primis del Laboratorio di Restauro di Stabia.

"La mostra - afferma la dott.ssa Cinquantaquattro - è la dimostrazione dell'impegno rivolto a Stabia, spesso relegata nell’attenzione collettiva in secondo piano rispetto a Pompei. Di fatto per la Soprintendenza non esistono graduatorie fra i vari siti: tutto il patrimonio archeologico è meritevole di cura e attenzione, che si rimettono inevitabilmente ad una scala di priorità dettata dalle contingenze. Il lavoro di valorizzazione e promozione passa anche e soprattutto attraverso la capacità di indirizzare e coinvolgere i flussi turistici che oggi si fermano nella sola Pompei verso gli altri siti di competenza, e questa mostra ne è segno concreto e tangibile.”

“L' impegno della Soprintendenza è ora quello di lavorare alla realizzazione del Museo archeologico di Stabia, impegno che dovrà passare anche attraverso il coinvolgimento e la collaborazione degli altri Enti di competenza, in un percorso condiviso di valorizzazione”

La Mostra, promossa dalla Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei (SANP) e dal “Comitato per gli Scavi di Stabia” che dal 1950 affianca la Soprintendenza in attività di scavo, divulgazione, organizzazione di mostre, conferenze e ricerca di fondi, sarà visitabile tutti i giorni dalle 17,30 alle 22,00 e il sabato e la domenica anche dalle 10,00 alle 13,00, fino al 9 dicembre presso il Multisala Montil (via Bonito, 10) nel cuore di Castellammare di Stabia. Ingresso libero.

Stabiae nuovi scavi
Villa San Marco ricollocazione copie affreschi
Copia Mosaico Ratto d'Europa

More details about the exhibition itself (included in the press release):
STABIAE SVELATA

Dalle celebrazioni per il 250° degli scavi borbonici alle ultime esplorazioni (1999-2012)

Riproduzioni ad alta definizione, realtà virtuale, filmati, foto e documenti d’epoca

9 novembre - 9 dicembre 2012

Le ville di Stabia, le nuove scoperte, i risultati delle ultime ricerche scientifiche attraverso filmati storici, ricostruzioni virtuali, foto, documenti d’epoca, calchi di oggetti e arredi; è quanto sarà divulgato e messo in mostra dal 9 novembre al 9 dicembre attraverso la Mostra “Stabia Svelata” presso il Multisala Montil nel cuore di Castellammare di Stabia.

La Mostra è promossa dalla Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei (SANP) e dal “Comitato per gli Scavi di Stabia” che dal 1950 affianca la Soprintendenza in attività di scavo, divulgazione, organizzazione di mostre, conferenze e ricerca di fondi.

Saranno illustrate al pubblico le diverse attività realizzate dalla SANP negli ultimi 10 anni, nel campo della tutela e valorizzazione del sito di Stabiae a dodici anni di distanza dalle grandi mostre “In Stabiano” e “Stabia dai Borbone alle ultime scoperte” e dal Convegno Internazionale realizzato in occasione dei 250 anni dall’inizio delle esplorazioni borboniche nel sito dell’antica Stabiae.

La Mostra nasce come occasione di promozione e di valorizzazione del patrimonio archeologico dell’antica Stabia, la terza località sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. assieme a Pompei ed Ercolano, il cui territorio anticamente si estendeva negli attuali comuni di Castellammare di Stabia, Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Casola di Napoli e Lettere. Di questo grande patrimonio sono oggi fruibili per il pubblico tre ville residenziali appartenute a esponenti dell’aristocrazia romana del I sec. d.C., ubicate in località Varano ed una villa rustica nel comune di Sant’Antonio Abate.

La Mostra “Stabia Svelata” è divisa in più sezioni:

  • DALLO SCAVO BORBONICO ALLE SCOPERTE DEGLI ULTIMI 12 ANNI
  • RIPRODUZIONI DEGLI AFFRESCHI
  • I CALCHI DEI GOCCIOLATOI DELL’IMPLUVIO E DELL’ARREDO DEL GIARDINO di Villa S. Marco
  • VIDEO-INSTALLAZIONI VIRTUALI, realizzate e proiettate grazie alla collaborazione con il MAV di Ercolano
  • I FILMATI D’EPOCA,
  • LA MEMORIA DEL COMITATO,
e si completa con il riallestimento di pannelli didattici e informativi presso Villa San Marco e Villa Arianna.

Prevista l’organizzazione di una giornata di studio sulla ricerca e la valorizzazione e visite guidate e lezioni di archeologia per le scuole.

IL COMITATO SCAVI DI STABIA

Il Comitato per gli scavi di Stabia fu fondato nel 1950, da Libero D’Orsi, preside della locale scuola media e “archeologo dilettante”, a seguito delle esplorazioni archeologiche sulla collina di Varano a Castellammare di Stabia.

Il preside D’Orsi raccolse nel Comitato i migliori esponenti della comunità cittadina: chiamando professionisti, uomini di cultura, tecnici che lo sostennero nell’incredibile avventura archeologica che ebbe inizio il 9 gennaio 1950 con lo scopo di riportare alla luce l’antica Stabiae, la terza città sepolta dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., già individuata e scavata dai Borbone tra il 1749 e il 1782.

Negli ultimi due decenni l’attività del Comitato si è incentrata sull’organizzazione di mostre, conferenze e pubblicazioni, anche nell’intento di salvaguardare la memoria della storia delle esplorazioni archeologiche; tra le varie iniziative l’acquisto dell’archivio fotografico Meledandri e la pubblicazione dei Diari di scavo di Libero d’Orsi.

Alla guida del Comitato si sono susseguiti il marchese Aldo Paternò del Grado, il preside Antonio Carosella, l’archeologo Domenico Camardo.

Il Comitato, presieduto da Antonio Ferrara, oggi raccoglie studiosi, archeologi, professionisti e docenti, tutti uniti dalla passione e amore per l’antica Stabiae e per il patrimonio culturale, oltre che dalla volontà di mantenere viva la memoria del Comitato e di proseguire nell’azione di tutela e valorizzazione che da oltre 60 anno anima i suoi soci.

Book and presentation: Cuma. Le fortificazioni. 3. Lo scavo 2004 - 2006


World of Pompeii: new URL for on-line resources

Pedar Foss has set up a new website and blog (http://quemdixerechaos.com), which includes all the extras that relate to the Dobbins and Foss, World of Pompeii volume (Routledge, 2007). This is the Pompeii page. Make sure to tell your students that the original mac.com URL for these resources no longer works!

Friday, 9 November 2012

ArcheoStabiae 2012


ArcheoStabiae 2012

“Valorizzando il passato, raccontando il presente, pensando al futuro”

Ad oggi ci sono state due Edizioni del Workshop internazionale “ArcheoStabiae” (2008 e 2009): la III Edizione del workshop si terrà alla fine di Novembre 2012.

La volontà nasce, innanzitutto, dall’enorme successo riscosso in termini di presenze, interesse, follow-up istituzionali ed accademici scaturiti, anche per quanto concerne un notevolissimo ritorno di immagine che non solo il sito archeologico, ma la stessa città di Castellammare di Stabia ha avuto, quale ulteriore sito turistico - archeologico in Campania.

Nella vision della Fondazione si rende necessario dare continuità a questo tipo di eventi: il loro scopo è principalmente la condivisione dello stato dell’arte, la comunicazione dei risultati ottenuti, il consolidamento con tutti gli attori istituzionali, accademici, pubblici e privati e con il territorio, sia nuovi che di vecchia data: per la Fondazione RAS, come già sottolineato, ad oggi si rende quasi “necessaria” una nuova tappa comunicativa dello stato dei lavori per il rilancio del sito di Stabia antica attraverso la presentazione, il dibattito, il confronto che avranno quale tema ispiratore il continuum di tutte le iniziative intraprese dal 2009 (anno della II Edizione) ad oggi e tutta la parte relativa alla pianificazione strategica già pronta per gli anni a venire.

I lavori di “ArcheoStabiae 2012” si terranno il 30 Novembre ed il 1 Dicembre p.v.

Le sessioni previste sono 3:

Saluti istituzionali:
- Fondazione RAS - Consigliere Delegato, Ferdinando Spagnuolo.
- Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei - Soprintendente, Teresa Elena Cinquantaquattro.
- Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei – Direttrice Ufficio Scavi di Stabia Bonifacio
- Fondazione RAS – Presidente, prof. Pietro Giovanni Guzzo

Prima Sessione (interventi scientifici): le ultime scoperte archeologiche a Stabia
In seguito alle campagne di scavo archeologico condotte tra il 2010 ed il 2012 sui siti di Villa San Marco e Villa Arianna a Stabia, che hanno coinvolto un numero sempre crescente di università europee e statunitensi, sono emerse numerose notizie di interesse scientifico. Attraverso la terza edizione di Archeostabiae si intende portare a conoscenza della comunità scientifica internazionale i risultati di tali campagne di scavo, anche in considerazione della scarsa visibilità di cui gode il sito di Stabia.

In particolare, gli interventi saranno incentrati sull’esposizione dei risultati ottenuti attraverso: gli interventi di scavo stratigrafico svolti dal gruppo di lavoro congiunto della Columbia University di New York e dell’Università del Molise presso il quartiere servile di Villa San Marco e lungo il decumano dell’abitato di Stabiae; gli interventi di scavo e restauro realizzati dal gruppo di archeologi e restauratori del Museo Ermitage di San Pietroburgo presso il quartiere termale di Villa Arianna; lo studio e le analisi paleobotaniche della Cornell University e della University of Maryland presso il giardino del grande peristilio di Villa Arianna. Infine verrà fornita una panoramica delle tecniche e delle metodologie di rilievo architettonico messe in pratica dal gruppo di studenti della facoltà di Architettura della University of Maryland.

L’esposizione dei risultati avverrà a cura dei docenti e dei direttori di scavo dei gruppi di lavoro sopra citati.

Relatori:

Fondazione RAS
  • Introduzione attività RAS: dott. Paolo Gardelli
Columbia/Università del Molise:
  • Marco Maiuro, Assistente Professore di Storia Antica, Columbia University
  • Luana Toniolo, Specialista ceramica gruppo Columbia
  • Luciana Jacobelli, Docente di Metodologia della ricerca archeologica, Università del
    Molise.
Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo:
  • Alexander Butyagin, Co-direttore di scavo, Ermitage
  • Paolo Gardelli, Co-direttore di scavo, Fondazione RAS
  • Antonino Fattorusso, Direttore Centro Restauro di Stabia
Cornell/Maryland:
  • Thomas Noble Howe, Professore di Storia dell’Architettura, Southwestern University e Coordinatore scientifico Fondazione RAS
Università Complutense di Madrid:
  • Macamen Alonso, Docente di Archeologia classica
MiBAC:
  • Antonio Varone, Archeologo, Esperto di epigrafia
Fondazione Aurora Trust:
  • Timmy Gambin, Director of Archaeology
Seconda sessione: le azioni di promozione e valorizzazione del sito di Stabia
In questa sessione verranno esposte le linee di azione portate avanti dalla Fondazione e dai suoi partner istituzionali per favorire la promozione sul territorio nazionale e internazionale del sito di Stabia e la valorizzazione dello stesso attraverso azioni di marketing territoriale.

In particolare si esporranno i risultati dell’ultima mostra (denominata “Alem de Pompeia”, ossia “Oltre Pompei”, per sottolineare l’importanza dei cosiddetti siti minori, come quelli di Stabia) organizzata dalla Fondazione a Rio de Janeiro, presso l’Università Statale della città, le evoluzioni del programma “Adopt a Project”, ideato per facilitare la realizzazione del Parco archeologico di Stabia, le nuove sinergie nate con la Fondazione Campi Flegrei e con l’Istituto Banco Napoli – Fondazione ed il progetto “Beyond Pompeii”, finanziato da ARCUS spa – Società per l’Arte la Cultura e lo Spettacolo, per favorire la messa in rete dei siti minori dell’area vesuviana.

Relatori:
  • Regina Lucia Monteiro Henrique, Sub-Reitora de Extensao e Cultur, Universidade do Estado do Rio de Janeiro – UERJ
  • Salvo Iavarone, Presidente Fondazione dei Campi Flegrei.
  • Adriano Giannola, Presidente Istituto Banco Napoli – Fondazione.
  • Marxiano Melotti, docente di Metodologia della ricerca archeologica e di Turismo archeologico Università degli Studi di Milano - Bicocca.
  • Thomas Noble Howe, docente Southwestern University
Terza sessione: i progetti futuri
In questa terza sessione si discuterà dei progetti futuri riguardanti Stabia. A parte i futuri scavi, che saranno comunque trattati nella prima sessione dai rispettivi responsabili, si focalizzerà l’attenzione sulle mostre future in programma e già in fase di organizzazione, delle nuove Università che saranno presenti a Stabia a partire dall’estate 2013 (Moscow State University, Università Complutense di Madrid).

Relatori:
  • Olga Kazmina, Responsabile Relazioni Internazionali, Moscow State University
  • Josè Maria Luzon, Docente di Archeologia, Universidad Complutense de Madrid
  • Thomas Noble Howe, docente Southwestern University
  • Ferdinando Spagnuolo, Consigliere Delegato RAS
  • Tavola Rotonda con dibattito tra i partecipanti
 

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