Tuesday, 30 June 2009

New photographs added to pompeiiinpictures in June

During June we have added the following new houses to www.pompeiiinpictures.com:

I.2.15, I.2.16, I.2.17, I.2.20
Domus of Epidius Fortunatus (I.3.3)
Pistrinum (I.3.27)
I.3.29, I.3.30, I.3.31
House and Caupona of Lucius Betutius (Vetutius) Placidus (I.8.8/9)
Casa del Fabbro (I.10.7)
Casa di Minucius (I.10.8)
Casa del Forno or Pistrinum of Sotericus (I.12.1/2)
Caupona di Sotericus or Caupona all’ Insegna di Roma (I.12.3)
Casa e Officina del Garum degli Umbricii (I.12.8)
Casa della Medusa (I.12.15)
House with painted labrum (I.12.16)
I.13.15, I.13.16
House of the Sarno Lararium (I.14.7)
Casa con Atrio Tetrastilo (VI.7.3)
Casa di Ercole (VI.7.6)
Casa di M. Pupius Rufus (VI.15.5)
Casa del Focolare di ferro or Casa del Forno di ferro (VI.15.6)
Casa del Compluvium or Casa del Doppio Impluvio (VI.15.9)
House of Gavius Rufus or Casa di Teseo (VII.2.16)
Domus C. Vibi or House of C. Vibius (VII.2.18)
Casa di N. Popidius Priscus or Casa dei Marmi (VII.2.20)
Domus M. Spuri Mesoris (VII.3.29)
Casa del Panettiere or Casa del Magistrato anonimo (VII.3.30)
Shop, Bakery and rear entrance to VII.4.57 (VII.4.29)
Casa degli Capitelli colorati or Casa di Arianna (VII.4.31/51)
Casa del Granduca di Toscana (VII.4.56)
Casa dei Capitelli Figurati or House of the Figured Capitals (VII.4.57)
Hospitium Christianorum (VII.11.11/14)
The Lupanare - Upper storey (VII.12.20)
Casa del Cambio or Casa del Banchiere (VII.14.5/17/18/19)
Casa di Ercole ed Auge or House of the Popidii (VIII.3.4)
House of Q. Bri(u)ttius Balbus (IX.2.17)
IX.2.18
Casa di Jasone or House of Jason (IX.5.18)

We hope you and your colleagues and students will find these useful.

We will be adding more in July.

Jackie and Bob Dunn



Monday, 29 June 2009

Event: Sistema Informativo Geografico Territoriale della Campania. I risultati del Progetto - giovedì 2 luglio 2009

Giovedì 2 luglio 2009, dalle ore 9.30, si terrà presso la sede dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione - Roma, via di San Michele 18 - la presentazione del volume "Il Sistema Informativo Geografico Territoriale della Campania. I risultati del Progetto", realizzato nell’ambito del "Programma Operativo Nazionale (P.O.N.) 2000-2006 - Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia" - Misura 1.3 "Tecnologie per la tutela delle risorse ambientali e culturali". Nel corso della giornata verranno presentati interventi relativi all’uso delle tecnologie per la tutela delle risorse culturali.

Invitazione in versione pdf

COMUNICATO STAMPA

La conoscenza capillare del patrimonio storico-archeologico, monumentale e paesaggistico regionale, rappresenta il fulcro del progetto "Sistema Informativo Geografico Territoriale della Campania", concepito nel 2000 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, intrapreso e condotto sino alla fine del 2007 con la partecipazione delle tre Soprintendenze per i Beni Archeologici della Campania ( di Salerno e Avellino, di Caserta e Benevento e della Soprintendenza speciale di Napoli e Pompei), della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etno-antropologico di Salerno e Avellino, grazie anche alla consulenza scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali presso l’Università del Salento, nonché alla proficua collaborazione di giovani studiosi e collaboratori specializzati e formati ad hoc, a supporto del personale interno, coordinati dai funzionari tecnico-scientifici degli Istituti periferici del Ministero.

La conoscenza preventiva, dunque, ha costituito il presupposto fondamentale e al contempo l’obiettivo finale delle attività specifiche, svolte nel corso del lungo lavoro di equipe, ma contemporaneamente uno strumento di base necessario e ormai indispensabile per la corretta tutela e la sorveglianza, la conservazione e la gestione delle presenze di interesse storico-culturale e paesaggistico diffuse nel territorio, a partire dall’esecuzione razionale e controllata degli scavi archeologici, sino alle procedure di dichiarazione di interesse e di vincolo.

Ma essa si è rivelata sempre più utile nel lavoro istituzionale ordinario delle Soprintendenze, in conformità sia con le norme del Codice per i Beni Culturali e il Paesaggio, sia con le leggi nazionali e regionali di settore, anche per la programmazione condivisa con gli Enti locali e la progettazione preliminare di interventi infrastrutturali pubblici d’impatto archeologico ed ambientale sul territorio, per la pianificazione paesaggistica e urbanistica, per la realizzazione di progetti finalizzati alla valorizzazione culturale, alla fruizione turistica e allo sviluppo economico delle notevoli, ma spesso inespresse o mal gestite potenzialità culturali e ambientali della Campania, tra le regioni a più alto tasso di rischio per la sicurezza sociale e ambientale.

L’impiego delle moderne tecnologie del GIS (Geographic Information System) applicate alla catalogazione georeferenziata su base cartografica, insieme alla tradizionale ricerca archivistica, documentaria e bibliografica, e alla meticolosa ricognizione sul campo delle evidenze note e individuate, vincolate e non, ha dunque condotto, sotto l’aspetto generale e a livello regionale, alla realizzazione di carte finalizzate attraverso prototipi di schede archeologiche, paesaggistiche e di vincolo costruite ad hoc: quella archeologica con 4545 siti sinora schedati e localizzati, quella paesaggistica con 61 unità di interesse, e quella vincolistica con 748 vincoli archeologici e monumentali ubicati, oltre ai vincoli paesaggistici limitatamente alla provincia di Napoli.
Sotto un profilo particolare, invece, focalizzato su settori di territorio, il lavoro di censimento ha portato all’analisi più approfondita di fenomeni culturali e di rischio peculiari, ma di valore esemplare per analoghi contesti geografici e ambientali.

In tal modo sono stati oggetto di studio specifico sia le aree interne montane e collinari, come il Matese nel Casertano e l’Area irpina nell’Avellinese, di diversa geomorfologia, a rischio sismico o idrogeologico, poco abitate, con un’economia prevalentemente agricola o silvo-pastorale seppure in via di rapido sviluppo, ma con valichi e ampie valli fluviali attraverso cui popoli di etnie diverse poterono entrare in comunicazione per gli scambi commerciali e culturali, dai gruppi umani preistorici ai Sanniti, dai Romani ai Longobardi; sia le aree costiere e pianeggianti, come i Campi Flegrei, il Vesuviano e la Costiera Amalfitana, a rischio vulcanologico, ambientale e socio-criminoso, densamente popolate, intensamente sfruttate e di maggiore richiamo turistico, ma caratterizzate da evidenze archeologiche, monumentali e paesaggistiche di pregio unico al mondo, putroppo non sempre adeguatamente protette dall’impatto con le crescenti attività antropiche legali e abusive.

Ai risultati conoscitivi scientifici concretizzatisi in una banca dati GIS su base geografica, già cospicua ma ancora da incrementare, e in un volume di presentazione seppure preliminare, si è accompagnato nel corso del tempo l’uso ordinario dei dati per lo svolgimento delle attività di scavo archeologico, di controllo preventivo, di decretazione vincolistica, di valutazione preventiva e condivisa di progetti per l’esecuzione di opere pubbliche con procedure virtuose e vantaggiose per tutti i soggetti coinvolti, alla collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione dei piani territoriali e paesaggistici.

Il progetto "Sistema Informativo Geografico Territoriale della Campania" ha inteso, in conclusione, essere un modello replicabile e da sviluppare, sperimentale e sperimentato, che può aspirare a tramutarsi in uno strumento efficiente, multivalente e multifunzionale nella prassi ordinaria, se integrato sapientemente con l’osservazione costante e lo studio consapevole del territorio e della sua storia culturale stratificata nel tempo.


Info: tel. 06.6723 2277 tel. 06.6723 2834
tel. 06.6723 2542 fax. 06.6723 2499
Email: dg-oif.servizio1[at]beniculturali.it
Rapporti con la Stampa: tel. 06.6723 2120 tel. 06.6723 2175

2010 European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards

PRESS RELEASE For information and dissemination via your publications and/or websites:
COMMUNIQUÉ DE PRESSE Pour information et diffusion via vos publications et/ou sites internet

1 October 2009 deadline to enter the European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards

2010 European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards

The Hague June 2009 - Each year, Europa Nostra and the European Union reward the best of cultural heritage achievements. Through our European Union Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Awards, we celebrate excellence and dedication by architects, craftsmen, volunteers, schools, local communities, heritage owners and media. Through the power of their example we stimulate creativity and innovation.

The awards celebrate exemplary restorations and initiatives of the many facets of Europe’s cultural heritage in categories ranging from the restoration of monuments and buildings, their adaptation to new uses, to urban and rural landscape rehabilitation, archaeological site interpretations, and care for art collections. Also awarded are research and education projects, dedicated service to heritage conservation by individuals and organisations, and education and awareness raising initiatives related to cultural heritage. Every year, up to six monetary awards of €10.000 each are awarded to the top laureates in the various categories.

Submit your project and share your success.

CALL FOR ENTRIES available on Europa Nostra website

Categories:
Outstanding achievements in the field of heritage conservation and enhancement will be awarded in the following categories:
1. Conservation
2. Research
3. Dedicated Service by Individuals or Organisations
4. Education, Training and Awareness-Raising

Entry Forms now available at http://www.europanostra.org/.

Closing date for submission of entries for all categories: 1 October 2009

Information: Elena Bianchi, Europa Nostra Heritage Awards Coordinator
T +31 70 302 40 58, eb[at]europanostra.org.

Europa Nostra represents some 250 non-governmental organisations, 150 associate organisations and 1500 individual members from more than 50 countries who are fully committed to safeguarding Europe’s cultural heritage and landscapes. Together, we provide a powerful network for dialogue and debate, we celebrate the best heritage achievements; we campaign against threats to vulnerable heritage buildings, sites and landscapes, and we lobby for sustainable policies and high quality standards with regard to heritage.
We are the Voice of Cultural Heritage in Europe.

1 octobre 2009 Date limite pour soumettre un dossier au Prix du patrimoine culturel de l’Union Européenne / Concours Europa Nostra

2010 Prix du patrimoine culturel de l’Union Européenne / Concours Europa Nostra

La Haye, juin 2009 - Chaque année, nous récompensons les meilleures réalisations relatives au patrimoine culturel. Grâce aux Prix du patrimoine culturel de l’Union européenne / Concours Europa Nostra, nous rendons hommage à l’excellence et au savoir-faire des architectes, artisans, bénévoles, écoles, communautés locales, propriétaires et médias. À travers le pouvoir de leur exemple, nous stimulons la créativité et l’innovation.

Les Prix récompensent les restaurations exemplaires et les initiatives touchant les multiples facettes du patrimoine culturel européen dans des catégories allant de la restauration de monuments et d’édifices et de leur adaptation à de nouvelles utilisations, à la réhabilitation du paysage urbain et rural, et à la conservation de sites archéologiques et de collections d’oeuvres d’art. La recherche et les contributions exemplaires à la préservation du patrimoine par des individus ou des organisations sont également récompensées ainsi que les projets pédagogiques liés au patrimoine culturel. Chaque année, jusqu’à six prix – d’un montant de € 10 000 chacun – sont décernés aux premiers lauréats des différentes catégories.

Soumettez-nous vos projets et partagez ainsi vos succès.

APPEL À CANDIDATURES disponible à télécharger

Catégories :
Des réalisations exceptionnelles du patrimoine seront primées dans les catégories suivantes:
1. Conservation
2. Recherche
3. Contribution exemplaire par un individu ou une organisation
4. Education, formation et sensibilisation

Formulaires de candidatures disponibles à télécharger sur www.europanostra.org.
Date limite de soumission des candidatures pour toutes catégories : 1 octobre 2009

Information: Elena Bianchi, Europa Nostra Heritage Awards Coordinator
T +31 70 302 40 58, eb[at]europanostra.org.

Europa Nostra représente environ 250 organisations non gouvernementales, 150 organisations associées et 1500 membres individus, en provenance de plus de 50 pays, qui sont tous dévoués à la protection du patrimoine et des paysages culturels de l’Europe. Ensemble, nous constituons un puissant réseau voué au dialogue et au débat ; nous récompensons les meilleures réalisations du patrimoine ; nous menons des campagnes contre les menaces pesant sur les bâtiments et sites historiques et sur les paysages culturels qui demeurent vulnérables et nous faisons du lobbying en faveur des politiques durables et des normes de qualité relatives au patrimoine.
Nous sommes la Voix du patrimoine culturel en Europe.

Sconto del 50% su tutti i libri L'Erma di Bretschneider

«L’ERMA» di BRETSCHNEIDER dal 27 giugno al 5 luglio 2009 partecipa alla fiera Roma si Libra. La festa dell’editoria Romana a Piazza del Popolo a Roma.
«L’ERMA» di BRETSCHNEIDER from the 27th of June to the 5th of July will participate to Roma si Libra. La festa dell’editoria Romana at Piazza del Popolo, Rome – Italy.

Per tutta la durata della fiera L’ERMA offre uno sconto speciale del 50% su tutti i volumi di propria edizione acquistati e\o ordinati presso il nostro stand (n.23).
For all the time of the exhibition L’ERMA offers a special discount of 50% on all the editions bought or ordered from our stand (n. 23).

Orario 18:00-23:00 \ opening hour 6:00 pm – 11:00 pm

Per informazioni \ for information:
Erik Pender
erik.pender[at]lerma.it
06-6874127
328-3203772

Thursday, 25 June 2009

Un nuovo pezzo dell'antica Neapolis resa visitable

E’ visitabile dal 20 maggio il nuovo percorso archeologico di San Lorenzo Maggiore, dopo l’intervento di scavo, restauro e valorizzazione eseguito con fondi POR 2000-2006, PIT Grande Attrattore Napoli.
L’intervento ha raddoppiato l’area archeologica già aperta al pubblico nel 1993, in cui sono visibili i resti dell’antico mercato di Neapolis. Si tratta del più rilevante sito archeologico presente nel centro storico di Napoli, sia per valore monumentale e topografico, sia per il suo inserimento all’interno del complesso angioino di S. Lorenzo Maggiore.
Il nuovo settore si sviluppa in continuità con l’area già fruibile con la quale si collega attraverso un suggestivo percorso, al livello del convento, dal quale è possibile accedere al Museo dell’Opera di S. Lorenzo Maggiore, già inaugurato nel dicembre del 2007 grazie all’apporto congiunto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, della Regione Campania, del Comune di Napoli.
Grazie a finanziamenti comunitari è stato quindi possibile riprendere lo scavo ed il restauro di un settore dell’area archeologica già parzialmente messo in luce durante interventi condotti negli anni 80, il cui processo compiuto di recupero era stato interrotto per carenza di risorse finanziarie. Agli scavi ed ai restauri si sono aggiunte delicate opere strutturali che hanno portato al collegamento di parti sotterranee contigue ma che si presentavano fisicamente separate dalle fondazioni del soprastante convento di età angioina. Si è restituita così unitarietà all’edificio antico scoperto nel settore sud-occidentale del complesso in cui, ad una preliminare analisi, è forse possibile riconoscere una schola, sede di corporazioni sacre o artigianali.
L’edificio, articolato planimetricamente, si differenzia dagli adiacenti ambienti a destinazione mercantile, sia per una maggiore antichità sia per la presenza di decorazioni parietali e pavimentali di pregio. Un recupero di particolare rilevanza risulta il completamento dello scavo ed il consolidamento di un complesso sistema di irreggimentazione delle acque costituito da una profonda vasca voltata in blocchi di tufo dotata di un condotto di immissione e di emissione. L’opera, di età ellenistica, è contestuale all’assetto urbanistico della piazza del mercato di tale periodo, organizzata mediante terrazzamenti che regolarizzavano l’orografia in pendio della zona.
Ma lo scavo, come sempre nel caso dell’archeologia urbana, è stato attento anche alle fasi di ristrutturazione degli ambienti ed ai cambiamenti planimetrici e funzionali di epoca successiva, sino ad arrivare ai periodi tardo antichi e medievali.
La pur ampia area scavata è comunque ridotta rispetto alla dimensione del monumento considerato.
La nuova valorizzazione dell’area si connette all’altrettanto straordinaria opera di scavo e restauro del vicino teatro antico, condotta dal comune di Napoli e dalla Soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei nell’ambito dei medesimi finanziamenti.
In entrambi i casi una puntuale attività di conoscenza, attraverso le procedure proprie della ricerca archeologica, ha contribuito alla valorizzazione di comparti urbani di pregio della città storica, in una prospettiva integrata di sviluppo culturale e turistico. Un lavoro questo che è stato confortato dal giudizio positivo dato dalla missione UNESCO del dicembre scorso in merito al recupero del patrimonio archeologico che è stato giudicato un elemento di incremento del patrimonio culturale della città.

Source: Archemail

Exhibition: Il Teatro Antico e le Maschere


MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Piazza Museo Nazionale 19 (80135)
dal 25 giugno al 31 agosto 2009
www.archeona.arti.beniculturali.it

Non senti in teatro l’eco degli applausi quando risuonano quelle frasi che tutti riconosciamo, che all’unanimità proclamiamo vere?
(Seneca, Epistole a Lucilio)


Il teatro romano, diretta evoluzione del teatro greco, porta a compimento e consolida tutti gli aspetti delle tecniche teatrali create dai Greci - l’architettura dell’edificio, la drammaturgia, le pratiche dell’attore, l’allestimento scenico - perfezionandole e diffondendole in tutto il mondo allora conosciuto.
Gli apporti greci al teatro romano avvengono attraverso la Magna Grecia, la ricchezza delle sue città e l’intensa vita culturale che le anima. La vivacità delle farse fliàciche nei provvisori teatri di legno, le prime traduzioni di tragedie e commedie dal greco al latino, l’arrivo delle prime compagnie di attori professionisti dalla Grecia con le loro maschere ed i loro copioni tratti dai classici antichi segnano gli inizi del teatro a Roma.
Ma non bisogna dimenticare i contributi altrettanto essenziali degli Etruschi e dei popoli autoctoni dell’Italia. Lo storico Tito Livio fa risalire agli Etruschi l’ingresso dei primi attori a Roma e dagli Etruschi i Romani accettano termini fondamentali del lessico teatrale come hystrio (attore) e persona (maschera). E infine, dai popoli italici della Campania e del Lazio, i Romani carpiscono quella vena farsesca e satirica che distingue i loro primi esperimenti di un’autonoma drammaturgia.

La costruzione dei grandi teatri di pietra con le loro monumentali scenografie fisse caratterizza Roma e tutte le città romanizzate d’epoca imperiale. Ogni città che emerge per le sue ricchezze costruisce al centro del proprio spazio urbano, accanto ai templi e al foro, un edificio pubblico per gli spettacoli - teatro, anfiteatro, circo, stadio, odeon - e talvolta più d’uno. Attorno al solo bacino del Mediterraneo si conservano più di un migliaio di questi edifici.
Vitruvio nel suo De Architectura (I sec. a.C.) descrive i primi teatri di pietra romani di età augustea. A differenza di quelli greci, i teatri romani si presentano come edifici a pianta semicircolare, costruiti su terreno pianeggiante - cioè non appoggiati ad una collina come quelli greci, chiusi da mura perimetrali che collegano le gradinate per gli spettatori (cavea) con la scena monumentale (scaenae frons) e il palcoscenico (pulpitum). Questa soluzione permette di erigere i teatri in qualsiasi luogo e dunque anche nel centro delle città, facendoli diventare uno degli edifici pubblici principali della collettività. La «forma chiusa» del teatro romano, che rende possibile la copertura dell’intero edificio con tendoni (velarium) per riparare dal sole gli spettatori, si prefigura così come il prototipo dell’edificio teatrale moderno.

Quello del teatro è, infine, un mondo multiforme, fatto di danza, recitazione, canto, mimica, dotta cultura ma anche di sensualità, grasse risate e divertimento di massa.
Da una parte, le compagnie degli attori con le loro tecniche mimiche, i variopinti costumi, le grandi maschere, gli strumenti musicali e i testi drammatici, spesso rielaborati a partire dai modelli ‘alti’.
Dall’altra il pubblico, migliaia di spettatori, i più variegati, che considerano il teatro e gli spettacoli che vi si svolgono come il loro passatempo preferito.

Il percorso espositivo
Articolata in quattro sezioni, la mostra vuole guidare il visitatore alla conoscenza del teatro antico, grazie soprattutto alla presentazione dei numerosi materiali – soprattutto di età romana - presenti nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli

1. Alle origini del teatro
Dioniso, con i Satiri, personaggi del suo corteggio, sono all’origine del più antico teatro: alcuni esemplari della ceramografia greca a figure nere (VI secolo a.C.) e qualche rappresentazione più tarda di Dioniso alludono a questo momento più antico. Alcune, rare, testimonianze, eco delle opere dei grandi tragici greci – fu soprattutto Euripide a godere di grande favore nelle regioni meridionali – sono rappresentate da esemplari della ceramografia greca e italiota a figure rosse del V e IV secolo a.C., recanti scene con i personaggi delle più note tragedie, come, in particolare, nei vasi della collezione storica del Museo, relativi all’Ifigenia in Tauride e ad altri noti episodi della tragedia euripidea, ma anche da una urna fittile etrusca, mai esposta al pubblico, con la lotta tra Eteocle e Polinice.
Dell’altro genere prediletto nell’Italia meridionale in età ellenistica, il teatro fliacico, vengono presentati alcuni vasi dipinti – unica testimonianza superstite di questo genere comico - con gustose scene di grande realismo attinte dalla vita quotidiana, impersonate da attori (i fliaci), caratterizzati da un particolare costume.

2. Il teatro romano e i suoi generi: la tragedia, la commedia
Il mondo romano si appropria di entrambi i generi – tragedia e commedia - del teatro greco, con una produzione che ci è ben nota dalla tradizione letteraria, ma della quale le uniche testimonianze pervenute fino ai nostri giorni – oltre, naturalmente, gli stessi edifici teatrali – sono rappresentate essenzialmente da alcuni mosaici e affreschi, ma soprattutto da un considerevole numero di riproduzioni di maschere, restituite dagli scavi delle antiche città sepolte dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. e destinate all’ornamento di giardini o alla decorazione architettonica.
Sono presentate in questa sezione maschere di marmo e terracotta relative ai singoli tipi rappresentativi dei personaggi del teatro tragico e della commedia; ad esse sono affiancate le testimonianze restituite, a Pompei ed Ercolano, dalla pittura parietale di IV.

3. Il teatro popolare in Campania: l’Atellana e la Fabula Togata
Viene presentato al pubblico, per la prima volta nella sua integrità, un interessante rinvenimento risalente alla prima fase degli scavi di Pompei: un gruppo di 15 maschere in gesso, a grandezza naturale, che verosimilmente costituiscono i modelli di cui un artigiano si serviva per la realizzazione di esemplari destinati alla scena. Nell’ambito della varietà di tipi appartenenti per lo più a personaggi della commedia, è significativa la presenza di una maschera maschile del personaggio comico della farsa atellana, Buccus, come si deduce dal nome che resta inciso nel gesso. A queste maschere, si affiancheranno alcuni esemplari in terracotta, da Pompei, che trovano significativo riscontro in alcuni dei modelli in gesso, come il personaggio dal grosso naso adunco, per il quale il più immediato richiamo è costituito dalla più recente maschera di Pulcinella.

4. I luoghi: Teatri romani in Campania

L’ultima sezione è dedicata agli edifici teatrali antichi della Campania. In essa il visitatore troverà la documentazione e tutte le notizie storiche utili, che potranno indurlo a visitare alcuni di essi attualmente accessibili, come il teatro di Neapolis – di recentissima scoperta -, quello di Pompei, con il piccolo Odeon e, nell’area flegrea, i resti del teatro di Miseno e il piccolo edificio noto come “sepolcro di Agrippina” a Bacoli.

Apertura straordinaria Teatro Romano di Neapolis - 26-30 giugno 2009

In occasione della mostra "Il teatro antico e le maschere" la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, in collaborazione con il Comune di Napoli, apre il cantiere in corso di scavo e restauro del
teatro romano di Neapolis. Il monumento, localizzato fra Via Anticaglia, Via S.Paolo ai Tribunali, Vico
Cinquesanti, è inglobato nell'edilizia della parte più antica del centro storico di Napoli.
Le visite guidate saranno effettuate su prenotazione nel periodo dal 26/6 al 30/6/09, con orario 9-13 (ultima visita ore 12). L'accesso al monumento è da Via S.Paolo ai Tribunali 5. La prenotazione OBBLIGATORIA dovrà avvenire telefonicamente (Ufficio Scavi Napoli - tel. 081/440942 dal lunedì al venerdì h. 9-13).

Tuesday, 23 June 2009

University of Maryland Summer 2009 Season

UM has begun their 2009 season at Pompeii and Stabiae and it's a pretty ambitious schedule at that. Under the direction of Prof. Lindley Vann (University of Maryland) and Prof. Ian Sutherland (Gallaudet University), this year's research will again focus on an ongoing site study at Pompeii and the Restoring Ancient Stabiae Garden Project at Villa Arianna.

Monday began with a lecture reviewing the history of Pompeii's site, critical markers in its history, geographical references, along with perspectives with regard to understanding its findings. This was followed by an overview of this year's research goals.

Since the garden's discovery in 2007, the University of Maryland has been involved with the Restoring Ancient Stabiae Garden Project. The garden lies within the so-called Great Peristyle of the Villa Arianna. Prof. Kathryn Gleason (Cornell), a pioneer in archaeology methods for exploring Roman era gardens is doing research to determine the composition of the garden including the plants and trees growing there at the time of the eruption. Plants and trees left root cavities much like the body cavities that were discovered in Pompeii and Herculaneum. The entire garden, now cleared of lapilli, has been gridded and work is in progress to document the locations of plant beds, large shrubs and trees as well as elements of the garden (ie wells, cistern, and curbing for beds). While plaster is used to make a cast for trees, a rubber silicone is being used for smaller plants. This year's focus at the villa will be to locate all of the trees in the garden and cast these. The second part of this study will be a water floatation analysis done on the lapilli excavated from the root cavities. Prof. Gleason is quoted as saying that identification of plants by the roots is very new and that research by root typology is not very far along. Plants grow differently in different climates, soil conditions and water combinations make plant identification from the root alone very difficult.

Excavation has been taking place in Pompeii for 250 years. There have been numerous drawings done in many ways with a great deal of inconsistency. The focus in Pompeii will continue this year to be the examination and comparison of existing drawings to existing structures and site conditions to achieve a balance of these which is concise, clear and up to date. For instance, Echebach, used an aerial survey in the 1940s to create the first general map of Pompeii. This enabled him to draw the map by the simply tracing the street lines from an aerial photograph. Consequentially his map includes considerable divergence and rotation due to shadows and camera distortion. In contrast plans by Wilhelmina Jashemski concentrate on garden areas often dismissing important structural features. Therefore, plans will be compared, verified and noted with careful documentation of all features and anomalies to the contrary. After each site visit, electronic drawings will be modified to reflect any changes that day.

The weather appears good and conditions favorable to successfully achieve the goals set forth. I will make other entries as there is time.

Saturday, 20 June 2009

Inscription query

Does anyone have access to CIL or could pop into the library at Pompeii to look something up?
Living in the outback of Western Australia we cannot get access to good libraries of Pompeii material.

We have had a request for the CIL number or AE or other reference for the inscription on the plaque on Tomb 17 ES at Porta Nocera: Tomb of C. Cuspius Cyrus, C. Cuspius Salvius and Vesuia Iucunda on the South East side of the Via delle Tombe.

The inscription is
C CUSPIO CYRO
MAG PAG AUG FEL SUB URB
VESUVIAE IUCUNDAE UXOR
C CUSPIO C L SALVIO
MAG PAG AUG FEL SUB URB

The tomb was excavated 1955 and the details were published in Un Impegno per Pompeii by Dott d'Ambrosio in 1983. We have had a look at our copy but there is no CIL quoted.

With these dates we assume any CIL would be in a supplement, and presumably be CIL X rather than CIL IV.

Can you help please.

many thanks
Jackie and Bob at pompeiiinpictures

Wednesday, 17 June 2009

Event: Ercolano: un futuro per il passato? - 25 giugno 2009

Ercolano: un futuro per il passato? Conferenza di commiato del Direttore
Andrew Wallace-Hadrill
British School at Rome (Via Gramsci 61)
Thursday 25th June 2009, 18.00
http://www.bsr.ac.uk/BSR/sub_news/BSR_News_02eventsD.htm

Restaurant saga at Pompeii over?

News today from Metropolis Web that Autogrill has finally taken possession of the restaurant on site in Pompeii and has started work to refit it. No indication yet of how long this work will take or when the restaurant will open again. See the link above for a statement from Marcello Fiori.

Tuesday, 16 June 2009

Head of Titus found at Pozzuoli

This from ANSA:

June 16 - A head of the Roman Emperor Titus was found Tuesday amid the latest archeological hoard to be hauled from the ruins of the ancient port of Puteoli near Naples. Puteoli, on the site of today's Pozzuoli, was an important port of call on the Romans' grain route to Egypt and grew to be a major city where merchants and businessman sealed deals before heading off for the flesh pots of Pompeii and Baiae. It also attracted visitors because the Romans believed its sulphur wells hid the entrance to the Underworld. Archaeologists have been digging at Pozzuoli since 1993, building on major 17th and 18th century discoveries such as the Temple of Serapis, the Flavian Amphitheatre and Cicero's Villa. Among the more recent discoveries have been a temple believed to have been consecrated to Augustus and a stadium. On Tuesday, as well as the head of Titus, emperor from 79-81 AD, archaeologists found the head of an unidentified empress, a Gorgon head, several damaged statues and part of an equestrian statue. Experts said they were evidence of the wealth of a city whose two main roads have recently been freed. Pozzuoli, whose other claims to fame include the fact that St Paul landed there on his way to Rome and the actress Sophia Loren was born there, has become increasingly assertive in marketing its ancient assets to lure tourists from Pompeii. In October an ancient Roman stadium where Emperor Antoninus Pius staged Rome's version of the Olympic Games opened to the public for the first time in almost 500 years. Archaeologists have so far excavated half of the stadium, built around 142 AD and buried by volcanic ash in 1538 following an eruption by the nearby Mount Nuovo. Pozzuoli Mayor Pasquale Giacobbe said at the time: ''Like the great Italian culture capitals of Florence, Venice, Rome and Urbino, Pozzuoli can also take advantage of its illustrious past, which is reflowering from the bowels of the earth''.

Book: I Culti a Pompei


Congratulations to Tessa D'Alessio on the publication today of her new book, I Culti di Pompei!
Here are the full details:
Maria Teresa D'Alessio, I Culti a Pompei. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2009. ISBN : 978-88-240-1329-1, 70 EUROS.

'Il volume riconsidera ed aggiorna tutta la documentazione disponibile sui culti e i santuari dell’antica Pompei. Per la prima volta tutti i culti vengono esaminati nel loro contesto urbano anziché singolarmente, consentendone un’analisi in relazione agli assetti sociali e urbani.'

Pamphlet: La Groma

In the last week I have been given two copies of 'Uno alla Volta: La Groma' (the pamphlet for the current exhibition in the Antiquarium of Boscoreale (which runs until 20th September). It is small but very nice! (I blogged about it weeks ago.) Does anyone want my spare copy? Email me with your address if you do!

Monday, 15 June 2009

Torelli on Herculaneum 'Basilica'

Apologies if this has been posted already or if the information here is now common knowledge, but I only just discovered this relatively new journal - Eidola: International Journal of Ancient Art History.

In issue 1, available free online at http://digital.casalini.it/editori/default.asp?codice_opera=19896&tipologia=R, Mario Torelli offers a new identification for the building commonly called Herculaneum's Basilica. Take a look!

Sunday, 14 June 2009

Delta the dog of (Pompeii or) Herculaneum

Can anyone help with this query we have received from a researcher in the USA. We have found a reference to it in a book of 1822 but there is no source information quoted to prove this as myth or fact. There are references to the dog being found in Herculaneum and the the collar, with a Greek inscription, being (then) in the Gallery of the Grand Duke of Tuscany. (Other versions elsewhere refer simply to the excavations at Pompeii and Herculaneum).

The query is

"I stumbled upon a story that might be urban myth, even though it's all over the Internet. I can't seem to find documentation for the story about this heroic dog.

It's not about the dog that was chained up. It's about the dog who was protecting a child that day in 79 AD. I read that a dogs skeleton was found laying over the body of a child about the age of ten or twelve. The dog had a silver collar that was engraved with his name "Delta" and it also recounted how he had saved his master, Severinus (Severino) from death on three occasions. Some accounts say the child was Severinus, and some say he was the son of Severinus."

Can anyone help prove it myth or fact?

Jackie and Bob at pompeiiinpictures

Saturday, 13 June 2009

Reconstruction of a tannery at Pompeii

News today of an agreement between the Soprintendenza Archeologica speciale di Napoli e Pompei and the Unione Nazionale Industria Conciaria (UNIC) to restore a tanning complex near the Porta Stabia. This is apparently part of a collaboration that began in 2008. Restorations have already begun - can anyone provide any more details about this new work?
Here is the description given on CapitoloPrimo.it:

Scoperta tra il 1873-74, la conceria fu scavata nella sua completezza da Amedeo Maiuri negli anni ’50. Nell’edificio erano l’abitazione del gestore e gli ambienti destinati alle lavorazioni, come il porticato diviso in sei scompartimenti, separati da cinque tramezzi, in 3 dei quali è murata la conduttura che portava acqua alle giare. Nella zona retrostante si trovano 15 vasche circolari in muratura, rivestite di cocciopesto, con foro di carico e scarico. Dodici di esse venivano usate per la concia al vegetale di pelli grandi e 3 per quella all’allume di rocca di pelli piccole. Sotto il portico centrale avveniva la prima fase del lavoro, ovvero lo scuoio dell’animale, poi seguita dall’immersione nei tini. Qui le pelli venivano trattate con il tannino. Al livello superiore del primo ambiente si pensa ci fosse uno stenditoio dove le pelli venivano stese ad asciugare. Sul fondo del cortile si trova un triclinio con una tavola centrale prima decorata da un famoso mosaico, ora al Museo Archeologico di Napoli, che con la rappresentazione naturalistica del teschio e degli strumenti da muratore, esprime allegoricamente la caducità della vita e l'incombere della morte. L’impianto è stato studiato da un gruppo francese di archeologi guidati da Jean Pierre Brunn, attuale direttore del centro Jean Bérard di Napoli, specialista in artigianato nell’antichità, in collaborazione con la Soprintendenza.

Vesuvius in Seven Wonders bid

This from ANSA yesterday:

Naples, June 12 - Vesuvius, the volcano overlooking Naples, needs help in its bid to become one of the world's New Seven Wonders of Nature, backers say. The peak best known for burying Pompeii in 79 AD has beaten Mt Blanc and the Matterhorn to become top Italian mountain in a current Web vote.But is still lagging Everest and the Rockies in the mountains category on the www.new7wonders.com/nature site, the town council of Ercolano warned Friday. Ercolano, whose ancient site Herculaneum was also destroyed by the volcano, appealed for support on a website it has just set up, http://www.vesuvio.napoli.com./ has come out on top as Italian bidder! But the campaign goes on to get it through the semi-finals. Vote for it,'' the Neapolitan town urged. ''Your support could be crucial, Vesuvius needs all our help,'' a message on the website said.''A possible final spot in the seven could spell a turnaround for our beautiful land, which really needs a wave of 'restoration','' it said. Top runners in the UN-recognised New Seven Wonders of Nature race include the Grand Canyon, Niagara Falls, Mt Everest, Loch Ness, Ayers Rock and the Great Barrier Reef.More than a billion people recently picked them from 220 contenders as 77 'semi-finalists'. A shortlist of 21 will be announced on July 21 and voting will continue until 2011. The New7Wonders organisation, a Swiss-based nonprofit foundation, originally collected 441 nominations over the Internet after it opened the selection process in 2007. This is second New Seven Wonders web poll and is restricted to the natural world. All of the world's wonders were included in the first competition which ended in 2007. The Colosseum in Rome was picked along with the Great Wall of China, the Machu Pichu Inca ruins of Peru, India's Taj Mahal, Petra in Jordan, and the Statue of Christ the Redeemer overlooking Rio de Janeiro. The Acropolis in Athens, the Angkor Wat temples in Cambodia, New York's Statue of Liberty, the Eiffel Tower, the Alhambra, Stonehenge, the Sydney Opera house and the Giza Pyramids in Egypt did not make the final cut but remain on the site as finalists. The Pyramids were the only site which was also one of the original Seven Wonders of the Ancient World and the only one which still stands. The other six were the Hanging Gardens of Babylon, the Temple of Artemis at Ephesus, the statue of Zeus at Olympia, the Mausoleum of Maussollos at Halicarnassus, the Colossus of Rhodes and the Lighthouse of Alexandria. New7Wonders founder, Swiss filmmaker and adventurer Bernard Weber, used some of the proceeds from the first competition to help pay to restore the Bamiyan Buddhas, which were blasted to pieces by the Taliban regime in Afghanistan in March 2001. He has pledged to keep
funding heritage conservation with his new venture.

The image above is from http://www.vesuvio.napoli.com/, set up to promote Vesuvius' bid. Anyone feeling the urge to vote should go to the New7Wonders website.

Friday, 12 June 2009

Conferenza: "Elogio della fermentazione: tecniche della conservazione dei cibi nell'antica Roma"

This event is not strictly on Pompeii, but the theme may be of interest to many Roman scholars.

Giovedì 18 Giugno 2009 alle ore 17:00 - Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il Prof. David L. Thurmond (University of North Carolina) terrà una conferenza dal titolo "Elogio della fermentazione: tecniche della conservazione dei cibi nell'antica Roma".

La conferenza è patrocinata dal Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Salerno, dalla Provincia di Salerno, dal Centro di Promozione Culturale per il Cilento, dal Museo Archeologico Nazionale di Paestum, dalla Fondazione Paestum, dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dalla Fondazione Giambattista Vico - Vatolla, dal Mensile "Cronache Cilentane", dagli "Incontri Mediterranei" di Pioppi per la diffusione della Dieta Mediterranea.
Interverranno la Dott.ssa Marina Cipriani (Direttore del Museo di Paestum), il Dott. Fausto Longo (Università di Salerno - Fondazione Paestum); il Prof. Mario Mello (Università di Salerno); il Dott. Fernando La Greca (Università di Salerno); il Dott. Luigi Crispino (Provincia di Salerno - "Incontri Mediterranei" di Pioppi per la diffusione della Dieta Mediterranea); la Dott.ssa Elisa Lanza (Institute of Classical Archaeology, University of Texas). Seguirà un dibattito, coordinato dalla Dott.ssa Elisa Lanza.

Il Prof. Thurmond è autore di un volume di rilevanza internazionale, dal titolo "A Handbook of Food Processing in Classical Rome. For Her Bounty no Winter ", edito da Brill (Leiden - Boston, 2006), dal significativo sottotitolo: grazie alle loro ottime e "scientifiche" tecniche di conservazione degli alimenti, i Romani non conoscevano l'inverno, ovvero per secoli non ci fu mai carenza di cibo per le numerose città dell'impero e per un enorme esercito dislocato lungo le frontiere.
Queste stesse tecnologie fanno ancora oggi parte della nostra cultura tradizionale, e sono in grado di produrre cibi non solo deliziosi e salutari, ma anche di altissima qualità. La conferenza, e le ricerche del Prof. Thurmond, si rivelano quindi di grande interesse interdisciplinare non solo per gli studi di antichità, ma per quanti oggi si occupano di scienze della salute e dell'alimentazione, di "slow food", di "dieta mediterranea", e di un modello di sviluppo economico del territorio che punti sulla cultura, sulla tradizione e sulla qualità.

Dalla quarta di copertina del volume del prof. David L. Thurmond:
"Roma fu capace di sostenere una immensa popolazione urbana rifornendola degli alimenti essenziali per la nutrizione umana sotto forma di cibi sottoposti a trattamenti di conservazione. Il volume contiene una dettagliata analisi di questi trattamenti. Il lavoro è organizzato sulla base della presumibile importanza di tali cibi, iniziando dalla cosiddetta "triade mediterranea" costituita dai cereali (particolarmente il pane di frumento), dall'olio d'oliva e dal vino, e poi trattando i prodotti vegetali come legumi, verdure e frutta, e i prodotti animali, terminando con i condimenti (sali, zuccheri, acidi, spezie), i quali furono propriamente gli agenti della conservazione degli altri cibi. L'opera unisce l'analisi delle antiche fonti letterarie e dei dati archeologici con il confronto con le pratiche tradizionali e la moderna scienza dell'alimentazione".
Con la preghiera di massima diffusione presso tutti gli interessati

Per informazioni:
Dott. Fernando La Greca
Dipartimento di Scienze dell'Antichità
Università degli Studi di Salerno
Via Ponte don Melillo
84084 Fisciano (SA)
http://www.dsa.unisa.it/Organigramma/fernando_la_greca.php
flagreca[at]unisa.it

Thursday, 11 June 2009

Il Soprintendente Guzzo insignito del Premio dei Lincei all’Archeologia

L’Accademia Nazionale dei Lincei ha attribuito al Prof. Pietro Giovanni Guzzo il Premio 2009 per l’Archeologia. Il Soprintendente Archeologo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha ricevuto oggi 11 giugno l’ambito riconoscimento per i contribuiti a stampa, i meriti e le responsabilità di carriera.

La Commissione ha riconosciuto all’unanimità che l’attività del Soprintendente Guzzo si è svolta nel pieno interesse dell’amministrazione statale dei Beni Culturali, specificatamente nel campo della tutela in diverse regioni e aree culturali della penisola, viene segnalata la sua dedizione con continuità ed autorevolezza a ricerche specialistiche. Non meno significativo è stato l’impegno editoriale e la dedizione agli allestimenti delle mostre con uno sguardo sempre attento alla comunicazione e alla fruizione.

Pubblicato il 11 giugno 2009

Conference in Paris: 40th anniversary of the Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi "Marcello Gigante"

Venerdì 19 giugno 2009, alle ore 10, in occasione del quarantesimo anniversario del Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi “Marcello Gigante”, Francesca Longo Auricchio, Vicepresidente del Centro, e Daniel Delattre, organizzatore del “Secondo Colloquio Internazionale Filodemo di Gadara”, introdurranno

Graziano Arrighetti (Università di Pisa)
Quaranta anni del CISPE

Maria Paola Guidobaldi (Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei)
La Villa dei Papiri di Ercolano: una sintesi delle conoscenze alla luce delle recenti indagini archeologiche

Agnese Travaglione (Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Napoli)
Conservazione e fruizione dei Papiri Ercolanesi

Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Palais de l’Institut de France, Salle Hugot, 23 Quai Conti, 75006 Parigi

Favourite places!

Now that we're in excavation season and lots of us will be around in the Naples area, it occurs to me that it might be a good idea to swop information. Not about archaeology or sites (which is what we've been doing since December!), but restaurants, bars and hotels!

Let me start. I was taken out to a fab new restaurant in Pompei on Sunday night. It is called 'I Machiavelli'. The menu was limited, mostly fish, and it was goooood! Here are the details: Via Vittorio Emanuele 15 (a block down from Via Roma, near the central piazza), Pompei; +39 081 8508673, http://www.imachiavelli.it/.

I also love the bar De Vivo (26 Via Roma, Pompei, 081 8631163), which does the best cornetti I have ever had!

In Naples itself the best pizza I have ever had was at Di Matteo, on Via Tribunali (i.e. Spaccanapoli), just before San Lorenzo - so in between the station and the museum - perfect!

So, where else can you eat, drink and sleep well? Share your experiences!

Pompei: tombaroli in una Villa Romana. Recuperati oggetti trafugati

This from today's Metropolis web by Ilaria Barbati:

POMPEI (NAPOLI) - Un rudere al centro di un appezzamento di terreno in contrada Civita Giuliana è l´ingresso verso la storia. Dentro, una botola copre un buco profondo sette metri, attraverso il quale si accede al tunnel dei tombaroli. Cinquanta metri tra umidità e detriti e poi l´accesso alla Villa «Fondi Imperiali», già censita ai primi del Novecento, scoperta dagli archeologi e poi riseppellita nel 1950 con dentro tutti i suoi
tesori. I mercanti di antichità erano riusciti ad entrarci, ed avevano portato via una serie di oggetti molti dei quali risalenti al primo secolo dopo Cristo. I carabinieri della stazione di Ottaviano sono riusciti a fermare il mercato illegale dei reperti, seguendo le tracce lasciate da un 22enne pregiudicato di Pompei. Nella sua abitazione, durante una perquisizione dei militari, erano stati ritrovati alcuni oggetti di epoca romana, e per questo, le indagini si erano fatte più asfissianti. A pochi metri dall´abitazione del giovane indagato, i carabinieri sono riusciti a scoprire l´accesso alla villa rustica, nella
quale, questa mattina, i vigili del fuoco sono entrati con le bombole di ossigeno. Nel tunnel scavato dai tombaroli, infatti, era impossibile respirare, anche per la presenza di gas. Gli investigatori hanno recuperato una macina di epoca romana, oltre ad alcuni corni di animali, un´anfora del primo secolo dopo Cristo, ed altri oggetti che saranno repertati nelle prossime ore. E´ possibile, però, che buona parte del tesoro seppellito negli anni 50 sia già finito nelle ville di chi, da anni, alimenta l´attività illecita dei tombaroli.

Wednesday, 10 June 2009

Volcano profile: Mount Vesuvius

See the Eruptions blog for a great profile of Mount Vesuvius by geologist Erik Klemetti, with lots of links to further information and references! Erik's blog really is one of my all-time favourite blogs.

Thanks to those of you who voted for this profile on the Eruptions site a few weeks back!

New SANP publications

As Rick Jones mentioned in a recent post, the latest publications have come out in the Soprintendenza series. Information on them has been made available on the publisher's website:



Domenico Esposito

Officine pittoriche di IV stile a Pompei. Le dinamiche produttive ed economico-sociali

Studi della Soprintendenza Archeologica di Pompei, 28



ISBN: 987-88-8265-496-2
Brossura, 24,5 x 28 cm, 73 Ill. Col., 130 Tav. f.t.
Codice: 00012185
Prezzo: € 250,00

INDICE / CONTENTS
Prefazione (P.G. Guzzo); I. Problemi di metodo - Una definizione del IV Stile - La cronologia del IV Stile - L'analisi dei sistemi decorativi - Perché studiare le officine pittoriche?; II. L'evidenza fornita dalle officine pittoriche - Gli ateliers dei pittori - L'organizzazione del lavoro sul cantiere - Il riconoscimento delle mani dei pittori - I pittori dei quadri; III. Osservazioni conclusive - Il concetto di bottega e la produzione della pittura parietale romana - Mobilità dei pittori, mobilità delle officine: circuiti locali e circuiti interregionali - Il sistema economico e sociale; IV. Le officine pittoriche - 1. L'officina dei Vettii - - Casa di D. Octavius Quartio (II 2, 2) - Casa di Pinarius Cerialis (III 4, 4) - Casa dei Dioscuri (VI 9, 6-7) - Casa del Naviglio o di Zefiro e Clori (VI 10, 9.11) - Casa del Bracciale d'Oro o delle Nozze di Alessandro (VI 17 Ins. Occ., 41 ) - Casa di P. Vedius Siricus (VII 1, 25.47) - Casa di Arianna o dei Capitelli Colorati (VII 4, 31.51) - Casa della Parete Nera (VII 4, 59) - Macellum(VII 9, 7) - Casa di M. Fabius Rufus (VII 16, 22) - Casa VIII 2, 17-21 - Casa della Regina Carolina (VIII 3, 14) - Casa delle Pareti Rosse (VIII 5, 37) - Casa del Centenario (IX 8, 6) - Casa dei Pittori al lavoro (IX 12, 9) - Casa di C. Iulius Polybius (IX 13, 1-3) - Edificio dei Triclini di Moregine. 2. L'officina dei pittori di Via di Castricio - Fullonica Stephani (I 6, 7) - Bottega di Iunianus (I 6, 12) - Casa dei Ceii (I 6, 15) - Casa di Paquius Proculus (I 7, 1.20) - Casa di M. Fabius Amandio (I 7, 2-3) - Casa dell'Efebo o di P. Cornelius Tages (I 7, 11-12.19) - Casa I 8, 14 - Casa dei Quattro Stili (I 8, 17) - Casa di Successus (I 9, 3) - Casa di Amarantus (I 9, 12) - Casa del Fabbro (I 10, 7) - Tessitoria di Minucius (I 10, 8) - Casa degli Amanti Felici (I 10, 11-12) - Caupona I 11, 1 - Casa della Venere in Bikini (I 11, 6-7) -Caupona di Euxinus (I 11, 10-11) - Casa del Primo Piano (I 11, 15.9) - Casa I 11, 17 - Panificio di Sotericus (I 12, 1-2) - Casa I 12, 7 - Casa dei Pittori (I 12, 11) - Casa I 13, 1 - Casa di L. Helvius Severus I 13, 2 - Casa di Taedia Secunda I 13, 4.5 - Casa I 13, 8 - Casa di Lesbianus (I 13, 9) - Casa I 14, 1.11-13 - Casa I 16, 3 - Casa I 16, 4 - Bottega II 1, 5 - Casa di D. Octavius Quartio (II 2, 2) - Praedia di Iulia Felix (II 4, 3) - Casa del Giardino di Ercole (II 8, 6) - Casa II 9, 3 - Casa II 9, 4 - Casa del Moralista (III 4, 1-3) - Casa diPinarius Cerialis (III 4, 4) - Casa del Cenacolo (V 2, h) - Casa della Soffitta (V 3, 4) - Casa dei Vettii (VI 15, 1) - Casa dell'Ara Massima (VI 16, 15.17) - Casa IX 5, 14-16 - Casa dei Casti Amanti (IX 12, 6-7) - Casa di C. Iulius Polybius (IX 13, 1-3) - Necropoli di Porta Ercolano - Villa dei Misteri. 3. Un'officina di pittori operante in età claudio-neroniana - Casa del Moralista (III 4, 3) - Casa delle Amazzoni (VI 2, 14) - Casa di Nettuno (VI 5, 3) - Casa VI 15, 6 - Casa IX 1, 7 - Casa della Fortuna (IX 7, 20) - Casa di C. Iulius Polybius (IX 13, 1-3) - Villa Regina.

I actually have a copy of this one, and my compliments go to Mimmo for the huge amount of research involved in producing such a volume







Guzzo Pietro Giovanni e Scarano Ussani Vincenzo

Ex corpore lucrum facere. La prostituzione nell’antica Pompei

Studi della Soprintendenza Archeologica di Pompei, 27



ISBN: 978-88-8265-558-7
Brossura, 24,5 x 28 cm, 179 pp. Ill. Col.
Codice: 00012184
Prezzo: € 120,00

ABSTRACT
Dall'introduzione:
La lingua è indubbiamente uno degli elementi fondamentali attraverso cui introdursi nel vissuto materiale e ideale della società che la parla. E indicativa di mentalità e cultura, di percezione e ampiezza di fenomeni, della realtà e dellimmaginario di una popolazione. Non è dunque casuale che il latino proponga oltre cinquansinonimi di meretrix. Questa proliferazione di parole, per indicare una stessa attività, può indubbiamente essere considerata la ricaduta, sul linguaggio parlato e letterario, sia della diffusione del meretricio nella società romana, almeno dal III secolo a.C., sia dellincidenza sul suo immaginario collettivo.
La straordinaria raccolta di testimonianze, costituita dallevidenza archeologica ed epigrafica pompeiana, ne è, per la società del I secolo d. C., indiscutibile conferma. Gli edifici, gli affreschi, i graffiti documentano infatti, senza possibilità di dubbio, la presenza importante e diffusa della prostituzione a Pompei.
Proprio essa ha del resto restituito lunico lupanare, concordemente identificato come tale dagli studiosi. Sparsi per la piccola città sono peraltro non pochi ambienti che dovevano ospitare lattività sessuale di prostitute e prostituti. Parecchi dei loro nomi erano segnati sui muri e sono stati tramandati ai moderni talvolta insieme con i prezzi praticati, le caratteristiche fisiche e comportamentali, le specifiche attitudini. Ne emerge un mondo sordido, solo apparentemente colorito: una storia di sfruttamento e di miseria, inserita nella più complessiva cornice della società schiavistica.





Pompejanische kopien aus Daenmark.

Staub Gierow Margareta

Studi della Soprintendenza Archeologica di Pompei, 24





ISBN: 978-88-8265-440-5
Rilegatura: brossura
N. di pagine: 312 pp., 400 Ill. Col.
Formato: 24,5 x 28 cm

Prezzo: € 230,00
Codice: 00012048

From the Contents:
Vorwort und Einleitung; Abkürzungsverzeichnis; Verzeichnis und Lebensdaten der Kopisten; Martin Nyrop: Verzeichnis seiner Pompejikopien; Topographisches Register; Katalog: Motive aus identifizierten GebTMuden; Veduten; Kopien mit unbestimmbaren Provenienzangaben; Kopien ohne Provenienzanabe, die nicht identifiziert werden konnten.

Sunday, 7 June 2009

Exhibition: A Day in Pompeii

A new exhibition is about to open at the Melbourne Museum (26th June - 25th October 2009). It is entitled 'A Day in Pompeii' and focuses on daily life in Pompeii. This is the description from the museum website :
The excitement of ancient Pompeii bursts into town in A Day in Pompeii, a Melbourne Winter Masterpieces exhibition at Melbourne Museum from 26 June to 25 October 2009.
The catastrophic eruption of Mount Vesuvius on 24 August 79 AD produced a vast storm of pumice and volcanic ash that buried the town of Pompeii. Like a time capsule, the town – its businesses and homes, gardens and shops – was encased for almost 2,000 years.
With more than 250 objects – many never shown before in Australia – A Day in Pompeii will immerse you in all aspects of life in the ancient town. Priceless objects of luxury and exquisite beauty sit aside everyday items like cooking pots and wine jars. The visual world of the town, with its marble sculpture, painted frescoes, ornaments and mosaics, is yours to explore.
You will enter an immersive 3D theatre to learn about volcanoes and feel the same drama and terror of the town's citizens long ago. Created by computer game designers in Melbourne and Brisbane, you will witness how a series of eruptions wiped out Pompeii over 48 hours. Body casts of the people and animals buried under the ash will show you the human tragedy of this devastating natural disaster, and the work of archaeologists to bring the Ancient Roman world back to life.
Presented exclusively in Melbourne before an international tour, A Day in Pompeii is brought to you by Museum Victoria in partnership with Italy’s leading archaeological authority,
Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei.

The exhibition website is great, with lots of images of artefacts of different sorts and education resources. The museum is also hosting a series of public lectures in conjunction with the exhibition, and there will be workshops where you can try your hand at making frescoes and mosaics (wish I could do that!), or create your own Pompeian garden.

Friday, 5 June 2009

Andrew Wallace-Hadrill at LACMA

Pompeianists know well Wallace-Hadrill's award-winning 1996 book Houses and Society in Pompeii and Herculaneum* as well as we know he has worked on a variety of topics related to the social and cultural history of ancient Rome. In light of his extensive record of publications, his significant role in the Herculaneum Conservation Project, his directorship of the British School at Rome, and his reputation as an engaging public speaker, Wallace-Hadrill was an obvious choice as the keynote speaker for the Greek Art/Roman Eyes symposium, being held over the next two days at the Getty Villa. (Last night's talk actually took place at LACMA as the symposium is being held in conjunction with the Pompeii and the Roman Villa exhibition there.)

Last night's talk was meant for a general audience (in contrast with the scholarly level of the symposium papers) and Wallace-Hadrill was indeed charming, a little off-the-cuff, and made the kind of connections between antiquity and today's society that popular audiences enjoy. The overall themes of his talk were Greek luxury, its importation into Roman Italy as war booty, conflicting Roman reactions to sumptuous foreign art, and the eventual Roman capitulation to the wiles of Greek visual culture. Wallace-Hadrill used primarily the houses of Pompeii and material from the Mahdia shipwreck as archaeological evidence for these phenomena and also cited familiar passages of Pliny the Elder, Sallust, and Livy to further flesh out his argument. His thesis was conventionalto most art historians and archaeologists, but he delivered it in a lively way.

Wallace-Hadrill indeed dropped some more controversial ideas into his talk, perhaps placed there to keep the academics in the audience on our toes. He mentioned, for example, "the positive side of Roman greed"--an artistic boom for Greece, whose artisans had not seen such a tremendous number of commissions for centuries.

What was new in his presentation was some recent work on the Villa dei Misteri and the geometric arrangement of its plan. Wallace-Hadrill has apparently been working on this issue for a while, but cited a new plan of the Villa given to him by the Superintendent of Pompeii (presumably P. G. Guzzo) just this week as the source of a breakthrough. He has discovered that the plan was laid out in Oscan feet and that bisected squares divide the villa into suites of rooms and emphasize the break between the spaces for production and the more luxurious areas of the residence. Wallace-Hadrill created an elegant distinction between the pars urbana and the pars rustica as "creating a balance between the production of wine and the drinking of it."

In the interest of time & the kind of audience he was addressing, Wallace-Hadrill could not go into great detail with this latest work, but no doubt he will be pursuing it further and in print.



*NB: This book won the Wiseman Book Award in spite of not having a colon or other punctuation mark in the title!

Herculanense Museum - open for visits on Thursdays until 16 July 2009

In a previous post I mentioned the inauguration of the new Herculanense Museum at Portici Royal Palace. Although I attended the opening, after waiting in the over-crowded hall through hours of political speeches, I had to go back to work before they allowed anyone into the actual museum. In addition, it became apparent that although funding had been obtained to restore a section of the palace and install the new exhibits, there was no funding to keep the museum open - and indeed its future is uncertain given that there are no permanent staff (custodians or cleaning staff) for this new facility and it will be closed until a solution is found.

However, those interested in visiting can take advantage of the fact that it will be open for a short period: Thursdays (9am-4pm) until 16 July. Entry is free. Groups can call in advance and book a guided tour (and I believe it is sometimes possible to get a group visit on other days if you give enough warning). More information can be found on the Soprintendenza's website.

So yesterday my colleagues and I went back to see exactly what this new museum has to offer.
The first thing to understand is that the museum is largely "virtual". Actual original finds are limited to one original Roman statue ("Flora", which had decorated a fountain in the palace's park until recently), a nice collection of books dating roughly to the Grand Tour and describing the Vesuvian sites' antiquities, and some modern/traditional sculptor's tools.
The rest of the displays use multimedia and audiovisual techniques to explain the theme of the museum: the Bourbon royal collection of antiquities from Herculaneum and Pompeii.
The panels are well written in Italian and well translated into English, and explain the origins of the palace, the Bourbon fascination with the early Vesuvian excavations, the display of finds within the palace, the dissemination of information, the Grand Tour, early restoration techniques, and so on.
Interactive touch screens, models and other displays stop the museum from simply being a collection of written texts.
The short films that are shown on a loop are unfortunately only in Italian, but the best one - showing how frescoes were detached from walls - is clear enough to be of interest to those who can't understand the audio.
Although not all perfect (some signs that the exhibition material was created by architects with limited input by archaeologists), and with perhaps too much text to read everything, this is a very interesting attempt to explain the early fascination with Herculaneum and Pompeii and their impact on European culture.

Also currently on display is a temporary exhibition by the Vegetation History and Wood Anatomy Laboratory of the University of Naples "Federico II", which also has its home in the royal palace. The three rooms offer a short overview of current knowledge of the Vesuvian landscape, and in particular archeobotanical studies.

Where: Portici, Royal Palace
When: Thursdays until 16 July 2009, 9.00 - 16.00
Price: free entry
Information: (+39) 0815808390 or trusso@arti.beniculturali.it

Book sale: Oxbow Books


Oxbow Books has a new sale on Greek and Roman books. Bargains include:

'Insula of the Menander at Pompeii Volume IV: The Silver Treasure' - by Kenneth S Painter List Price: GBP 58.00 * Our Price: GBP 29.95 *
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Wednesday, 3 June 2009

Recuperata statua di epoca romana

A great story from Il Nolano! The Soprintendenza lent a statue of a barbarian (thought to have come from a tomb, and discovered in 1940) to a private citizen in 1975 'che ne affidò temporaneamente la custodia e l’onere della conservazione'. The citizen seems to have set it up outside his house and ignored requests to give it back! The carabinieri have just taken it back, and it will be going on display in the archaeological museum of Nola shortly.

The image is from Il Nolano.

Tuesday, 2 June 2009

ICE Seizes a Cultural Artifact Reported Stolen in Italy Almost 12 Years Ago

This from artdaily.org:

NEW YORK, NY.- U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) today seized a Pompeii wall panel fresco from a Manhattan auction house that was reported stolen in Italy 12 years ago. The fresco panel, which was the subject of an international search by INTERPOL, was located by the Art Loss Register of New York and brought to the attention of ICE and Italian Authorities. Italian authorities provided ICE agents via the ICE attaché in Rome with information and documents identifying the fresco panel as stolen and part of the cultural property of Italy. The panel, rectangular with a white background depicting a female minister, white wash on plaster with a modern wooden frame, was previously located at the excavation office in Pompeii and was reported stolen with five other fresco panels on June 26, 1997. The investigation revealed that, between 1903 and 1904, the Italian government authorized a farmer, Giuseppe De Martino, to restore his farmhouse, which was located on an archeological site in Boscoreale, province of Naples. During the restoration, six important frescos, originating from Pompeii were found. On July 12, 1957, the Government of Italy purchased the frescos. On June 26, 1997, after the completion of work to the excavation site, the Italian government observed that the six frescos were missing and subsequently reported the theft. The Carabinieri cultural patrimony unit previously recovered the other five of the six frescos. "We are pleased to assist in the recovery of this fresco panel. It completes the collection of the six panels reported stolen from the Italian government close to 12 years ago." said Peter J. Smith, special agent in charge of the ICE Office of Investigations in New York. "ICE applauds the ALR for coming forward with information on the whereabouts of this precious cultural artifact, which will soon be returned to the Italian government.

Monday, 1 June 2009

Insula VI.1 Post-Ex season

Just to let anyone in the vicinity with an interest in small finds and vessel glass know that the team dealing with these for the AAPP VI.1 excavations will be working on them in the peristyle of the Casa delle Vestali from Monday 29th June till Friday 24th July 2009. Members of other teams would be welcome to visit, but if you are interested in particular categories of stuff, possibly best to let us know in advance.

Hilary Cool

Vesuvioweb.com on UTube

www.vesuvioweb.com have been uploading videos to UTube. There are all sorts of things, all about Neapolitan culture and history, and there are some interesting clips of archaeological sites (Pompeii, Boscoreale, Oplontis, Villa Sora) and eruptions of Vesuvius (slide-shows of paintings and photos from different periods). See their UTube page here. This is a useful teaching resource, I think.
This video shows the excavation of the Villa Sora, and some of the frescoes found there. Having visited the remains of this villa recently - which is in poor condition - so it's nice to see the frescoes with such vivid colours (although I suspect that a few of the pictures in the middle of the clip have been touched up!) and it gives an idea of how beautiful this villa must once have been.
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